Nel 2017 circa 7 milioni e 800mila viaggiatori (+37%) hanno scelto l’home-sharing su Airbnb (a cui aggiungere chi ha prenotato su altre grandi piattaforme quali HomeAway, Booking.com, Tripadvisor o Expedia). La durata media del soggiorno è tre volte superiore rispetto a chi prenota in hotel, con una spesa media di 630 euro, di cui solamente il 30-35% è destinato all’alloggio.

Da questi e altri dati si è partiti nell’ambito di un workshop che si è svolto nei giorni scorsi all’Open Campus Tiscali di Cagliari che, per la prima volta, ha affrontato il tema del Turismo Esperienziale e del settore Extra-alberghiero. Proprietari di B&B, Case Vacanza, Agriturismi, Property Manager, organizzatori di escursioni, agenzie viaggi, Consulenti di Marketing Territoriale, si sono confrontati per raccogliere spunti e metodologie di lavoro con i quali rispondere ad una crescente domanda del mercato internazionale.
“Oggi le Experiences sono una delle principali modalità per rendere soddisfatti i clienti dell’extra-alberghiero e, nello stesso tempo, portare grandi soddisfazioni agli operatori in termini di extra fatturato” dichiara Maurizio Battelli di Sardinia Co Hosting e Presidente di “Extra” l’associazione che riunisce gli Operatori del settore extralberghiero, fra gli organizzatori dell’evento formativo.

La crescita del settore è connessa alla percezione che le strutture ricettive siano più autentiche e local rispetto agli hotel, e le nuove tecnologie hanno reso semplice, veloce e sicuro l’affitto diretto. “Poter disporre di un’app che permetta all’Ospite di prenotare esperienze da fare una volta giunto a destinazione – dice Luca Sini CEO di Edgar – e facendo in modo che chi gestisce il B&B ne tragga un beneficio economico. Questa è stata l’idea di Edgart Smart Concierge collegata a Guide Me Right, una piattaforma che raccoglie centinaia di esperienze in Italia”.

Perché un utente dovrebbe scegliere una certa meta piuttosto che un’altra? Secondo una recente ricerca di Tripadvisor, tra i primi fattori che influenzano maggiormente la scelta ci sono ovviamente il costo dei voli e degli alberghi. Ma è importante sottolineare che per il 74% degli utenti è fondamentale vedere un posto dove non è mai stato e per il 67% imparare qualcosa di nuovo. Questo conferma l’importanza del turismo esperienziale, inteso non solo come break di evasione, ma anche come occasione per sperimentare e conoscere culture diverse.

“La domanda non è solo “Dove voglio andare? “ ma “Quale esperienza voglio vivere?” – è quanto richiama Andrea Succi, Facilitatore di Marketing Territoriale, ideatore del Format GMT, che ha presentato in anteprima una nuova figura professionale, il “Coordinatore di Sviluppo Turistico Esperienziale”. Realtà territoriali disarticolate, comunità locali poco coese non potranno immaginarsi competitive ed attraenti nel prossimo futuro – prosegue Succi – per queste ragioni occorre formare un Gruppo di professionalità motivate a occuparsi di tutte le fasi di Marketing dei Territori per gestire i flussi turistici attraverso un’offerta coordinata di Programmi Esperienziali”.

La frammentazione del mercato turistico può quindi generare nuove opportunità di sbocchi professionali e consolidare figure già esistenti come la “Guida Ambientale Escursionista”. “Il bello del nostro lavoro è la soddisfazione di far vivere agli ospiti un’esperienza unica e indimenticabile” dice Alessandro Abis – Presidente Regionale delle Guide Ambientali e titolare di “Follow the sun – Sardinia.

Interviene uno dei partecipanti: “lavoriamo nel settore extra-alberghiero ormai da otto anni – testimonia Barbara Porcedda. In Sardegna le normative sono ancora purtroppo nebulose, ma è essenziale proporsi ai propri ospiti con competenza e nel rispetto delle norme vigenti. Grazie all’Associazione “Extra” abbiamo trovato validissimi riferimenti come questo workshop che mi ha fornito interessantissimi spunti e ottimi strumenti per proseguire la mia attività: è stato il sostegno di cui avevamo bisogno per continuare a progettare nuove emozionanti esperienze per i nostri ospiti”.

Insomma, oggi gli Ospiti ricercano il Genius Loci, nuovi “Paesaggi culturali” dove incontrare persone vere con le quali poter condividere un’esperienza, partecipando attivamente e in prima persona alle attività locali, vivendo momenti di vita quotidiana del territorio che visitano, andando a scavare nelle tradizioni, negli usi e nei costumi. E di questo la Sardegna ne è davvero molto ricca.

“I professionisti dell’extra alberghiero hanno capito l’importanza di collaborare con altri operatori turistici locali attraverso il concetto di “Micro OTA” creando veri e propri Gruppi di Marketing Territoriale (la metodologia “GMT”), per offrire ai loro ospiti un’autentica esperienza “WOW” -conclude Gianpaolo Vairo, esperto del settore extra-alberghiero.