Sconcertati dalla prestazione con la Samp. Poi diverse ore di riflessione per decidere che cosa fare: valutate, in un confronto a due col presidente Tommaso Giulini, tutte le possibilità, ma nessun contatto con altri allenatori. Poi la chiamata al tecnico: “Lopez, te la senti di continuare tu?”. E la risposta è stata: sì. È il sintetico riassunto di quanto successo in casa Cagliari dopo la disfatta di Genova nelle parole del nuovo direttore sportivo Marcello Carli. E ora tutti in ritiro in vista del quasi testa coda di domenica tra rossoblù e Roma.

“Nessuna confusione soltanto lo choc per la partita e le inevitabili riflessioni con il presidente del dopo gara – spiega il ds – Che sono arrivate a una conclusione: Lopez è l’uomo giusto per le prossime tre partite. Quando l’ho chiamato ho sentito in lui una grande forza e determinazione. Ci giochiamo tutto e ci prendiamo come gruppo, società, giocatori e allenatore, tutte le responsabilità: dobbiamo venirne fuori insieme”. La sorpresa per il tracollo con la Sampdoria è stata grande.

“Dopo la vittoria con l’Udinese e il punto con il Bologna non ci aspettavamo una partita come quella con la Sampdoria – ammette Carli – Con errori che si possono spiegare solo con una motivazione psicologica”. Una situazione difficile. “Non si dice quello che succede nello spogliatoio, ma chi ha sbagliato pagherà”, avverte secco il ds. Carli riferisce anche di un Giulini “arrabbiato”.

“Io sono arrivato da poco – ricorda – ma basta guardare i conti per capire gli investimenti (dieci milioni, ndr) e che la squadra è stata rinforzata: le squadre di questo livello che lottano per la salvezza non hanno mica un giocatore come Pavoletti”. E ora la Roma. Con due defezioni importanti, quelle degli squalificati Castan e soprattutto di Cigarini, fermato anche per la gara di Firenze. “Servirà qualcosa di straordinario, ma dobbiamo tirare fuori tutto. Il bilancio – annuncia Carli – lo faremo tra venti giorni”.