La convocazione dell’assemblea nazionale del Pd per sabato 19 maggio fa slittare quella regionale. Non più domani, come deciso il 4 maggio scorso a Tramatza, ma lunedì 21. Il 19, infatti, a Roma si sceglierà il leader nazionale del partito. Dunque, meglio attendere i nuovi sviluppi, piuttosto che affrontare un ulteriore scontro e cercare nei prossimi giorni una mediazione. Tramatza ha restituito l’immagine di un Pd sardo incartato: tre aree con tre diverse proposte, nessuna capace di imporsi sull’altra. I soriani – che rappresentano la minoranza – hanno chiesto le dimissioni immediate di Giuseppe Luigi Cucca e il congresso subito, entro settembre, come scritto nel documento che non è stato possibile votare per mancanza del numero legale.

Le elezioni amministrative sono alle porte, le regionali quasi: il momento è eccezionale – sostengono i soriani – e per affrontarlo serve un gruppo dirigente rinnovato e autorevole, che in caso di ritorno al voto per le politiche sia in grado di affrontare la discussione sulle candidature meglio di come si è fatto prima del 4 marzo.

L’area del segretario (i renziani), invece, ha chiesto tempo: un mese per individuare un segretario condiviso e di garanzia, che possa traghettare il partito fino al congresso. E la corrente Cabras-Fadda ha insistito con la proposta di Silvio Lai di ricorrere all’articolo 13 dello statuto per costituire un partito sardo federato con quello nazionale.