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La cellula sarda che sosteneva l’organizzazione qaedista siriana Jahbat Al Nusra, ha investito nei cantieri del G8 che si sarebbe dovuto tenere a La Maddalena nel 2009, poi spostato a L’Aquila.

La mente del gruppo che dalla Gallura finanziava Al Nusra, era un imprenditore edile siriano che operava a Olbia e che si era aggiudicato appalti nei cantieri allestiti per il summit delle potenze politiche ed economiche mondiali. “Ha vissuto e lavorato per anni a Olbia, dove aveva un’impresa edile molto florida con cui ha lavorato anche nei cantieri del G8 a La Maddalena”, spiega la vicequestore aggiunta e dirigente della Digos di Sassari, Cristina Rapetti.

“L’imprenditore siriano è rimasto in Sardegna fino al 2014, prima di trasferirsi in Svezia. Ora è detenuto in Danimarca in seguito all’esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dall’autorità giudiziaria di Tempio Pausania per un altro procedimento a suo carico”, continua Rapetti. “Lui, avvalendosi della collaborazione di tre fiduciari, è riuscito a raccogliere e inviare direttamente nei teatri di guerra siriani centinaia di migliaia di euro”, precisa la dirigente della Digos. “A lui si rivolgevano soprattutto suoi connazionali, ai quali tratteneva per sé una commissione sui denari inviati in patria attraverso canali illegali”.