‘Associazione Italiana Celiachia Sardegna, che tutela i celiaci e le loro famiglie, nel promuovere due giornate di informazione e sensibilizzazione, chiede maggiore attenzione verso la malattia. Gli eventi prevedono una mattinata di spettacolo con canti e balli ed un convegno scientifico.

L’AIC in occasione della Settimana Nazionale della Celiachia che si celebra in tutta Italia dal 12 al 20 Maggio c.a., preferendo non discutere sempre di malanni e volendo offrire anche un momento di svago ed allegria, ha organizzato una manifestazione ludica per la mattinata del 19 che vedrà la partecipazione degli allievi della scuola di ballo Witty Beat Danza Sportiva e Fitness di Sestu coordinati dall’insegnante Anna Kukurba e del duetto di voce e chitarra Cristina Soddu e Matteo Carcangiu che si terrà dalle ore 09.00 alle 12.00 presso il Caesar’s Hotel a Cagliari.

E’ importantissimo infatti, spiega Maria Teresa Russo, Presidente regionale dell’AlC, favorire la socializzazione delle persone affette da qualsiasi patologia. Molto spesso questi soggetti tendono ad estraniarsi vuoi per non mostrare la loro condizione vuoi per difficoltà oggettive, come quelle incontrate dai celiaci nel poter consumare fuori casa pasti privi di glutine. Infatti per loro, nell’attesa che la ricerca offra soluzioni alternative, l’unico rimedio resta la rigorosa dieta senza glutine.

Il secondo evento prevede un convegno scientifico accreditato ECM (n. 6 crediti) rivolto a tutte le professioni sanitarie, che si svolgerà sabato 26 maggio p.v. a Cagliari presso l’Hotel Regina Margherita dalle 07.30 alle 14.30,
Per tale evento sono stati coinvolti relatori di altissimo rilievo per dare, a quanti sono interessati ad aggiornarsi sulla M.C. e le patologie ad essa associate, una visione globale del fenomeno: Antonio Capone Ortopedico dell’Ospedale Marino di Cagliari, Fabio Chicco Gastroenterologo dell’Università di Cagliari, M. Grazia Clemente Pediatra della Clinica Universitaria di Sassari, Mauro Congia Pediatra dell’Ospedale Microcitemico di Cagliari, Alessia Vacca dell’Università di Sassari e Maurizio Zanda Pediatra dell’Ospedale Brotzu di Cagliari.

La celiachia è la malattia cronica legata all’alimentazione più diffusa tra i bambini in Italia e in Europa. Tuttavia gli esperti ritengono che in Europa oltre 1’80% dei casi non sia ancora stato diagnosticato.

Con una prevalenza in continua crescita, la M.C. non diagnosticata espone larga parte della popolazione al rischio di sviluppare problemi di salute e complicanze derivate dalla patologia. In Italia i pazienti diagnosticati sono soltanto 200.000 — di cui solo 21.277 sono i bambini diagnosticati fino ai IO anni — quando si attendono almeno 600.000 celiaci (fonte Ministero della Salute).Con una prevalenza in continua crescita, la M.C. non diagnosticata espone larga parte della popolazione al rischio di sviluppare problemi di salute e complicanze derivate dalla patologia. In Italia i pazienti diagnosticati sono soltanto 200.000 — di cui solo 21.277 sono i bambini diagnosticati fino ai IO anni — quando si attendono almeno 600.000 celiaci (fonte Ministero della Salute).La M.C. colpisce 1 individuo su 100 nella maggior parte dei paesi europei tra cui anche l’Italia ma in Sardegna può essere più frequente, fino a interessare 3 individui su 100.

Nonostante si tratti di una malattia semplice da curare e sempre più nota nel mondo, il tempo medio di attesa della diagnosi può raggiungere i sei anni di accesso al Servizio Sanitario Nazionale prima di giungere a sapere per certo di essere celiaci, con spreco enorme delle risorse pubbliche per la sanità.La M.C. è una malattia cronica autoimmune, causata da una abnorme reazione al glutine, una proteina che si trova in alcuni cereali: i più comuni sono il grano, l’orzo e la segale, alimenti molto consumati nella dieta mediterranea. Può presentarsi a qualsiasi età, compreso il periodo dello svezzamento, quando viene introdotto il glutine nella dieta del bambino, nell’infanzia e nell’adolescenza. L’unica terapia nota per la celiachia è una rigorosa dieta priva di glutine da seguire per tutta la vita.In particolare nei bambini è essenziale la diagnosi precoce al fine di tutelare il processo di crescita e lo sviluppo, gestendo nel migliore dei modi i sintomi. Se la celiachia non viene diagnosticata, i piccoli pazienti possono incorrere in severe complicanze tra cui perdita di peso, problemi nella crescita, ritardo della pubertà, stanchezza cronica e osteoporosi.

La scarsa conoscenza della celiachia tra la popolazione generale e tra la classe medica rivela come i casi ad oggi diagnosticati siano solo la punta di un iceberg che nasconde ancora molte diagnosi.Per informazioni ed iscrizione al convegno rivolgersi all’AlC Sardegna al 338.8310343 — ovvero 070.3511050 -340.8713611.Si ringrazia per quanto si vorrà fare per la diffusione della notizia degli eventi e per la partecipazione di un addetto stampa.