Lunghe file all’ingresso. Bambini, adolescenti, ma anche ultradiciottenni: in moltissimi vestiti come i personaggi dei fumetti e dei videogiochi.

Poi, all’interno una festa sino al tardo pomeriggio con le gare dei cosplay, le mostre dei disegnatori, i tornei, la caccia ai zombie. Anche per l’edizione primaverile grande successo nel polo fieristico dell’hotel Setar per il Giocomix, il festival del gioco e del fumetto giunto alla sua dodicesima edizione. Un successo sempre crescente: i visitatori all’esordio al Lazzaretto nel 2010 erano stati quattrocento, ma poi erano arrivati a quota cinquemila nel 2015. Ora i numeri sono decisamente aumentati: nelle due edizioni del 2017 i visitatori sono stati sedicimila.

E anche il 2018 promette molto bene visto l’assalto degli appassionati di questi due giorni. Chi entra si può sbizzarrire tra costruzioni Lego, gadget, fumetti: per i fan degli albi con le nuvole c’è la possibilità di scambiare quattro chiacchiere anche con gli autori preferiti. Spazio anche agli youtubber, i nuovi protagonisti, un po’ presentatori, un po’ showman, del web. Videogiochi che diventano anche qualcosa di più serio: e-sport o sport elettronici. Presentata durante la mattinata di oggi la Gaming island, una associazione sociale e sportiva che intende radunare tutti i giocatori che vogliono praticare la loro disciplina preferita in un contesto di percorsi che prevedono la presenza di coach e di regole. Un fenomeno che è già una realtà: il Team forge, squadra nata a Cagliari, è considerata a livello nazionale la Juventus degli e-sport. In Corea gli sport elettronici si studiano addirittura all’Universitá. Ora il fenomeno sta crescendo anche nell’isola.