Chiedono e attendono dal 2009 di rientrare nei ruoli dell’amministrazione regionale come previsto da una legge del 2005. Sono i lavoratori dell’ex Esaf, l’Ente sardo acquedotti e fognature, passati in Abbanoa e che oggi hanno rilanciato la vertenza con un sit-in davanti all’assessorato del Personale in viale Trieste a Cagliari.

Obiettivo, hanno spiegato i responsabili del coordinamento degli ex dipendenti, “chiedere al titolare Filippo Spanu l’apertura di un tavolo di confronto fra tutte le forze in campo per conciliare l’operato dell’organo amministrativo con le esigenze di garanzia di un diritto, finora negato a questi lavoratori, in modo da superare, finalmente, le ragioni ostative alla soluzione dell’annoso problema”.

Alla manifestazione c’erano almeno una cinquantina di lavoratori provenienti da tutta la Sardegna: Olbia, Sassari, Oristano, Macomer, Nuoro, Lanusei, Sanluri, dal Sulcis e da Cagliari. Su circa trecento dipendenti, quelli interessati al rientro nei ruoli in Regione sono un’ottantina. L’assessore Spanu ha ricevuto una delegazione sindacale costituita da Francesco Cabras (Ugl), Luciano Melis (Sadirs) e Francesco Garau di Filctem (Cgil).

“L’assessore è stato molto disponibile – hanno riferito i tre durante l’assemblea straordinaria in viale Trieste – ha preso l’impegno di rivederci tra dieci giorni e ci ha chiesto un elenco del personale suddiviso per categorie e mansioni in cui si trovavano quando erano dipendenti regionali, per poi avviare i processi di mobilità in base alle esigenze dell’amministrazione”. “Un atto positivo – hanno sottolineato – e da parte nostra ci impegneremo a raccogliere tutte le informazioni necessarie”.