Ministro Alberto Bonisoli, con grande entusiasmo saluto la sua nomina e il suo mandato al Ministero della Cultura e Turismo, in questo governo del cambiamento, che tra i tanti punti programmatici, ha quello di valorizzare e potenziare le Accademie di Belle Arti, in quanto patrimonio culturale comune e volano turistico, da secoli determinante per l’industria culturale e artistica Italiana.
La sua dichiarazione d’intenti programmatica mi ha entusiasmato, non posso nasconderlo, è vero le Discipline creative oggi determinano lavoro e sono in crescita, sono con la loro didattica formativa e di laboratorio il motore del paese, ma si tende a nasconderle, mancano regole, programmi e progetti ministeriali in tal senso, al punto che le Accademie nate nella Firenze Medicea per poi svilupparsi in tutta Europa, al momento sono la retroguardia Europea per quanto sono state trascurate dalle istituzioni politiche e derubricate da agende programmatiche.

In questo quadro generale, le scrivo di getto, per informala di una gigantesca e incredibile anomalia Italiana ed Europea: le scrivo da Cagliari, dal sud di un’isola che ha il più alto tasso di dispersione scolastica, di emigrazione e disoccupazione giovanile in Europa, dove l’istruzione artistica liceale e superiore è nata soltanto nel 1967-68 con il Liceo Artistico e Musicale Foiso Fois (dove insegno Discipline Plastiche), Liceo che al momento ha la stessa quantità di studenti dell’Accademia di Carrara, con la differenza che il 70 per cento degli studenti dell’Accademia di Carrara arriva da tutto il mondo, il 70 per cento degli studenti del Liceo Artistico e Musicale Foiso Fois di Cagliari arriva dall’intera area di Cagliari città metropolitana.
Nonostante questi numeri, nonostante l’incredibile energia creativa, artistica e culturale che abita questo territorio, in tutta la sua identità e specificità storica e culturale, nonostante la terribile crisi economica che questa terra sta vivendo da anni ritrovandosi anche declassata dall’Unione Europea con un PIL sceso dal 76 al 71 per cento della media Europea (è una delle terre meno sviluppate d’Europa), nonostante ai numeri del Foiso Fois vadano sommati quelli d’altri Licei Artistici d’area metropolitana (Quartu, Iglesias e Sant’Antioco), questi studenti nel pieno della loro forza e formazione creativa, sono impossibilitati ad accedere a un percorso d’Alta Formazione Artistica nel territorio che vivono e abitano, impossibilitati a porre la loro ricerca artistica a sistema culturale, turistico ed economico residente, perché le sembrerà incredibile (ma è vero), questo è l’unico territorio metropolitano Italiano ed Europeo, dove l’Alta Formazione Artistica non c’è mai stata (pubblica o privata che sia), questo è o no uno stato d’emergenza culturale?

Ci sono due Conservatori (a Cagliari e a Sassari) che giustamente coprono un territorio espanso nell’ambito del quale e molto difficile spostarsi (Cagliari e Sassari distano quanto Napoli da Roma), in tutta l’isola c’è un’Accademia (a Sassari) ma il nord dell’isola è per questioni di portafoglio non accessibile a tutti, anche perché uno studente in condizione d’emigrare e fare lo studente fuori sede a quell’Accademia antepone altre Accademie metropolitane Italiane ed Europee (a parità di costi di studio, di mobilità e di residenza fuori sede).
Si può aprire un tavolo programmatico di lavoro urgente su questa mostruosa anomalia Italiana?
Possibile che una città metropolitana Italiana, oggi nel 2018, candidata anche ad essere capitale Europea della cultura, debba vantarsi di non avere mai avuto nella sua storia dell’arte residente, un’Accademia che formi e valorizzi gli artisti nella sua comunità?
La saluto con infinita fiducia, stima e affetto e le auguro buon lavoro.

Cordialmente, Mimmo Di Caterino, docente del Liceo Artistico e Musicale Foiso Fois di Cagliari