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Non si placano le polemiche dopo il caso della scuola di Palau che non aveva fatto partire alcuni alunni in gita in una fattoria didattica in quanto non vaccinati. Dopo la denuncia del padre di un bambino di 5 anni e e le precisazioni dell’Ufficio scolastico regionale, oggi interviene anche l’azienda sanitaria della Sardegna (Ats).

“I bambini potevano essere ammessi alla scuola dell’infanzia presentando la documentazione attestante la vaccinazione o la prenotazione della stessa, episodio evidentemente non avvenuto nel caso di Palau”, fanno sapere dall’Ats-Assl di Olbia. “Quanto accaduto negli scorsi giorni, con solo a Palau ma anche a La Maddalena – spiega Fiorenzo Delogu, direttore del Servizio di Igiene pubblica Assl di Sassari e Olbia – ripropone un fenomeno che si sta presentando a livello regionale, dove registriamo una percentuale dell’1-2% dei genitori di bambini tra i 2-6 anni restia alla vaccinazione”.

“In seguito all’entrata in vigore della Legge 119 del 2017, che ha esteso l’obbligo vaccinale per i minori di età compresa tra zero e sedici anni, l’Ats, così come previsto dalla normativa, ha provveduto ad inviare una comunicazione informale ai genitori dei minori che si dovevano sottoporre a vaccinazione obbligatoria; in caso di non adempienza, gli uffici di Igiene pubblica hanno provveduto ad inviare un secondo sollecito formale, questa volta attraverso raccomandata con ricevuta di ritorno, pertanto documentabile. A questo si deve comunque aggiungere la disponibilità degli operatori che, telefonicamente o presso gli ambulatori, sono sempre stati disponibili a fornire informazioni. Un discorso a parte merita l’eventuale presenza di patologie che potrebbero generare delle reazioni avverse e, quindi, mettere a rischio la salute del bambino, in caso di vaccinazione: così come previsto dalla normativa, e così come più volte ribadito agli stessi genitori, in questo caso sarebbe sufficiente un certificato di esonero alla vaccinazione per ragioni sanitarie (rilasciato da uno specialista o dal pediatra di libera scelta) che deve esser inviato alla scuola e alla Assl di competenza per le eventuali verifiche del caso. In questo caso il bambino sarebbe esonerato dalla vaccinazione e non avrebbe alcun problema a frequentare la scuola”.