La condanna a 20 anni per il presunto capobanda Giovanni Antonio Mereu e pene per quasi un secolo di reclusione agli altri 17 imputati che avevano scelto il processo in abbreviato, sono state chieste dal pm Gilberto Ganassi al processo contro una parte della banda sgominata dalla Direzione distrettuale antimafia che spaziava tra la Sardegna e l’Emilia Romagna, occupandosi oltre che di traffici di droga anche di armi che sarebbero state sottratte all’Esercito prima della demolizione.

Tra le accuse anche quella di avere tentato di trafugare la salma di Enzo Ferrari, il fondatore della casa automobilistica di Maranello. La base dell’organizzazione, secondo l’accusa, sarebbe stata Orgosolo (Nuoro) e a capo – stando sempre alle ipotesi del procuratore aggiunto Gilberto Ganassi – viene indicato appunto l’orgolese Giovanni Antonio Mereu, noto Caddina, che ha scelto di essere processato con il rito abbreviato. Tra i piani mandati in fumo dalla Dda all’organizzazione criminale figura anche il progetto di rubare la salma del fondatore della Ferrari, sepolta al cimitero monumentale di Modena, per poi chiedere un riscatto.

A Nuoro, nel frattempo, è già iniziato il dibattimento al resto degli imputati (15) accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al traffico di armi e droga, estorsioni e altri gravi reati.