San Sperate paese-museo compie cinquant’anni, li celebra ma guarda già avanti con nuovi progetti.

Uno di questi è “SansperArte”, figlio di quattro storiche realtà del centro del Campidano noto per aver dato i natali allo scultore Pinuccio Sciola e a tanti altri artisti: l’associazione Noarte Paese Museo (fondata nel 2005 proprio da Sciola), la cooperativa La Maschera che vanta 50 anni di attività teatrale con base a San Sperate, l’associazione Antas che ogni anno organizza il festival di cultura popolare Cuncambias. E Grafiche Ghiani srl, azienda leader nel settore delle arti grafiche. L’idea alla base del progetto – raccontato oggi dalla presidente di Noarte, Manuela Serra, con il sindaco Enrico Collu e l’assessore regionale alla Cultura, Giuseppe Dessena – è quella di valorizzare l’esperienza maturata in mezzo secolo trasformandola in offerta turistica sostenibile. In che modo? Ad esempio, in occasione della 57/a Sagra delle pesche (dall’11 al 17 luglio) sarà inaugurato il nuovo infopint turistico. Il centro di informazione e promozione turistico culturale nel palazzo trova spazio dell’ex Municipio. L’edificio ospiterà un’esposizione stabile sui 50 anni del Paese Museo.

Contemporaneamente sarà presentato un “percorso di visita al paese”, partendo proprio dalle sue opere d’arte a cielo aperto.

Un viaggio tra gli oltre 500 murales, sculture e installazioni, tra i quali ne saranno individuati 18 a titolo rappresentativo, e su questi sarà incentrato il tour. Il percorso (a pagamento) sarà attivato a luglio. Successivamente, grazie anche ai proventi, prenderà il via una seconda fase delicata allo studio anche attraverso il supporto multimediale e digitale.

Particolare cura sarà dedicata all’illuminazione delle opere e alla colorazione delle strade. Prevista anche una mappa 3D.

Tutto il progetto è realizzato grazie ai fondi del bando CultureLab del Por Fesr 2014-20. “Rispetto a una domanda crescente, si è cercato di investire di più in beni culturali – ha detto Dessena – c’è tanta attenzione alle manifestazioni culturali e io credo vada coltivata”. Secondo il sindaco Collu, “il meccanismo potrebbe produrre risultati virtuosi considerando altri aspetti della comunità”.