“I carabinieri sono entrati nell’abitazione di Baressa per portare via la bambina”. Lo scrivono i tanti i compaesani di Baressa che in questo momento si stanno mobilitando a sostegno, ancora una volta, della battaglia di una madre che non ci sta a staccarsi dalla propria figlia.

La storia è ormai nota: una separazione conflittuale. E una bambina di due anni e mezzo contesa dai genitori. La piccola è stata finora con la madre, in Sardegna. Ma il papà ha ottenuto, con un provvedimento del giudice, che sia affidata a lui. Il problema? Vive a Viterbo.

La notizia è stata confermata anche da Mauro Pili. “I carabinieri – scrive l’ex deputato e leader di Unidos – sono all’interno dell’abitazione. Tutto questo nonostante il responso dei medici psichiatrici infantili che hanno messo nero su bianco il danno irreversibile che avrebbe subito la bambina dal distacco dalla madre”.

“Una doppia ingiustizia – aveva spiegato la mamma della piccola – perché da un lato si nega nei fatti la possibilità a una madre di vedere la sua bambina: come si fa a 600 chilometri di distanza, con il mare di mezzo, senza una casa e la possibilità di stare a Viterbo? Dall’altra si nega a un minore la possibilità di stare con la sua mamma”.

Anche la Commissione regionale per le Pari Opportunità aveva espresso pochi giorni fa la propria vicinanza alla madre. Intanto la comunità di Baressa si prepara nuovamente alla mobilitazione permanente davanti alla casa della madre della bimba.

Notizia aggiornata:

Baressa, mamma tiene in braccio la bimba e si rifiuta di consegnarla ai carabinieri