“La mattina dell’11 luglio 2017 Sebastian Casula, Seby per gli amici, esce dalla casa in cui abita a Carbonia con i genitori e si allontana con la sua bici. Scompare inghiottito dal nulla. Vane le ricerche disposte dall’attivazione tempestiva del piano provinciale per gli scomparsi della Prefettura di Cagliari”, lo scrive in un post sulla sua pagina Facebook Gianfranco Piscitelli, dell’associazione Penelope Onlus, che da sempre è stata vicina ai familiari e si era occupato con costanza nella ricerca del giovane.

“Mille ipotesi e illazioni sulla sua scomparsa, sciacalli del web, telefonate anonime. Poi il triste epilogo: a distanza di un mese esatto Seby viene trovato morto in mezzo agli alberi in località Monte Leone. Si parla subito di suicidio a causa delle circostanze del ritrovamento, ma la famiglia non ci sta. La madre dà subito incarico all’avvocato penalista Gianfrancesco Piscitelli, che già si era interessato della scomparsa come Presidente di Penelope Sardegna, di indagare sulle reali cause della morte del figlio – continua – il P.M. di Cagliari dispone l’immediata autopsia affidata al dr. De Montis a cui assiste personalmente il legale della famiglia, il quale fa subito rilevare delle incongruenze e dei particolari che fanno pensare a tutt’altro che ad un suicidio”.

“Serrate indagini condotte con grande impegno dalla Compagnia di Carbonia, dal Ris di Cagliari e dallo stesso avv. Piscitelli, portano ad escludere il suicidio e la mattina del 17 maggio 2018 viene disposto un blitz dei Carabinieri a Carbonia nella casa di un pregiudicato, compare così un primo indagato. Le indagini sono ancora in corso e si spera che da un momento all’altro riescano a dare risposte e verità – e conclude – oggi, ad un anno dalla scomparsa, a Carbonia, nella Chiesa Parrocchiale della Beata Vergine Addolorata, la comunità di Carbonia si stringerà intorno ai familiari per una messa che si terrà alle ore 19 in ricordo di Sebastian”.

Giallo a Carbonia per la morte di Sebastian. Avvocati: “Si indaga per omicidio”