Gli studenti e i laureati in Scienze della Formazione Primaria, i vincitori del concorso e i precari storici delle graduatorie ad esaurimento sono oggi in piazza Galilei a Cagliari, di fronte all’Ufficio Scolastico Regionale, per difendere una scuola di qualità, “affinchè sia garantito a ciascun bambino il diritto a docenti altamente formati e selezionati. Questo diritto – spiega Roberto Mura – è messo in pericolo da una sanatoria che vorrebbe equiparare un diploma magistrale alla laurea in Scienza della Formazione. Questo è molto grave perchè viene messa in discussione la qualità dell’insegnamento e il diritto di ogni bambino di avere un insegnante formato”.

La manifestazione nasce quindi dalla necessità di rispondere ai numerosi ricorsi dei diplomati magistrali non vincitori di concorso, che con riserva si sono inseriti nelle graduatorie, ledendo le altre categorie di insegnanti e gli studenti di Scienze della Formazione Primaria.

In sostanza i laureati in Scienze della Formazione Primaria verrebbero scavalcati da almeno 60mila vecchi ‘maestri’ diplomati, anche da decenni, che hanno fatto ricorso e che potrebbero essere inseriti nel mondo della scuola. Tra questi, oltre ai precari storici, ci sono anche tanti ‘maestri’ diplomati che nel frattempo per vivere hanno dovuto fare tutt’altro, seppur dignitosamente, nella loro vita, ma non hanno nessuna esperienza d’insegnamento.

“Le nostre motivazioni vengono inoltre rafforzate dal poco rispetto rivolto alla sentenza dell’Assemblea Plenaria del Consiglio di Stato del 20 dicembre 2017 – spiega Anna Dessì del Comitato organizzativo di Cagliari -, che ha giudicato tali ricorsi illegittimi e verso cui il nostro governo si è pronunciato con un congelamento che, anche quest’anno, darà posti di ruolo e supplenze a coloro che non ne hanno diritto. La nostra volontà è quella di difendere l’articolo 97 della Costituzione, secondo cui l’accesso al pubblico impiego deve avvenire mediante il superamento di concorso. Ci battiamo perchè vengano rispettati il merito e i sacrifici – concludono gli insegnanti -, e perchè vengano banditi regolarmente concorsi biennali che permettano una valida selezione del personale docente”.

Inoltre, gli studenti di Sfp nello specifico, si battono affinché non venga lesa la dignità del lavoro svolto dai suddetti, insieme ai docenti e ai tutor che ci accompagnano in tale percorso. Da stamani alle 10 una cinquantina di insegnanti e studenti stanno protestando con cartelli e slogan di fronte all’Ufficio scolastico Regionale. Una delegazione è stata ricevuta dal Dirigente regionale.