Il centro storico di Sassari rivive per un giorno le magiche atmosfere dell’Ottocento, tra figuranti in costume, animazioni teatrali e voglia di incontrarsi nei luoghi della città per riscoprirne la storia, rivivere il gusto e il costume di un’epoca e ammirarne le bellezze architettoniche.

“Le Passeggiate di Enrico Costa” non tradiscono le aspettative e, per l’iniziativa organizzata dal Circolo Culturale Aristeo con il patrocinio del Comune di Sassari, è ancora un grande successo.

L’intenso e coinvolgente “viaggio emozionale” nel XIX secolo, la sera del 25 luglio ha fatto registrare una forte presenza di pubblico formato da tanti sassaresi e anche da un buon numero di turisti. Con stupore e meraviglia, quasi a cavallo di una macchina del tempo, i presenti sono stati catapultati in un itinerario nel passato, in cui i luoghi appaiono come paesaggi della memoria e sono testimoni di una socialità mai perduta.

L’interpretazione di Daniele Monachella ha saputo guidare i visitatori con estro e ironia e, al contempo, con profondità e ricchezza di aneddoti sulla vita del Costa e sulle vicende del periodo. Accompagnato da Lucia Calvia come giovane dama e da Carlo Valle nei panni di un simpatico canonico Giovanni Spano, Monachella è stato attorniato dalle impeccabili comparse in abbigliamento d’epoca del gruppo “Vittoriani itineranti”.

A partire dall’incontro nell’ex Palazzo Quesada, è stato un tripudio di eleganza, uno sfoggio di abiti da sera maschili e femminili, tutti originali, con sgargianti camicie di pizzo e un accessorio irrinunciabile per la moda di allora, il cappello a cilindro per uomo e il cappellino per signora nelle sue varie declinazioni.

Momento particolarmente struggente, a Palazzo di Città, è stato il racconto sull’infanzia di Enrichetto, cacciato da Cagliari dalla mamma in tenera età, caricato sulla diligenza e mandato a Sassari da solo con un fagotto di panni. Sarebbe arrivato nel buio della notte dopo trenta ore di percorrenza, in una città che lo avrebbe accolto per tutta l’esistenza.
Il vivace corteo ha fatto tappa in piazza Tola, una volta teatro delle esecuzioni capitali, per poi radunarsi sotto la statua del giurista Domenico Alberto Azuni, quindi in piazza Castello e piazza d’Italia. Palcoscenico conclusivo è stato piazza Fiume, luogo dove si erge ancora l’edificio in cui dimorò il Costa nell’ultimo periodo della sua vita. Prima della chiusura, è stata molto applaudita la lettura de “L’infilata risorgimentale” di Giulio Angioni, dedicata alle statue dei padri della patria, Vittorio Emanuele, Mazzini e Garibaldi, in piazza d’Italia, all’Emiciclo e in viale Italia a Sassari.

Il prossimo appuntamento con le “Passeggiate” si svolgerà proprio in Piazza Fiume in autunno, in occasione del posizionamento della statua dedicata al grande cantore di Sassari. Un evento richiamato per ora dalla bella silhouette progettata da Stefano Serio.
All’orizzonte c’è anche un vecchio sogno nel cassetto di Aristeo: la nascita del “Festival dei viaggi emozionali Genius Loci”, col cui nome, l’associazione ha già tenuto a battesimo interessanti iniziative.