Il Partito dei Sardi apre un nuovo fronte di scontro con l’Esecutivo guidato da Francesco Pigliaru e in particolare con l’assessore Pier Luigi Caria. Il partito preme, infatti, sulla costituzione di un organismo regionale pagatore in agricoltura, il cui percorso amministrativo sta proseguendo nel confronto tra regione e ministero con un dossier inviato dall’assessorato competente.

“Lo sollecitiamo dal 2014, è di importanza strategica per il comparto, ma i ritardi accumulati dalla Giunta rischiano di farci mancare l’obiettivo”, spiega il consigliere Pier Mario Manca, primo firmatario di una mozione del gruppo in cui vengono ricostruiti i vari passaggi politici e amministrativi che avrebbero dovuto portare al nuovo organismo già dal 2017.

“L’assessore Caria ha fatto sapere che la documentazione è stata inviata al ministero – aggiunge – ma il problema è proprio questo: abbiamo perso un anno e ci restano due mesi, da qui ad ottobre, per recuperare il tempo perduto”. In termini reali, “si tratta di lavorare in Sardegna, attraverso Argea, circa 20mila pratiche e metterle in pagamento entro 30 giorni”. Il capogruppo Gianfranco Congiu sostiene che “la vicenda dell’organismo regionale pagatore è stata seguita con grande lassismo politico ed istituzionale. Ora bisogna fare uno sforzo enorme per raggiungere il risultato”.

Una situazione “per molti versi imbarazzante, non dissimile da quanto accaduto in altri settori”, osserva Augusto Cherchi. Tra l’altro, ricorda infine Roberto Desini, “quello di costituire l’organismo regionale pagatore era un obiettivo che il presidente Pigliaru aveva assegnato all’assessore dell’Agricoltura fin dall’anno scorso: se dopo tutto questo tempo non è successo niente – conclude – vuol dire che è successo qualcosa e che, magari, i responsabili devono trarne le dovute conseguenze”.