Alghero per il suo ambiente, la sua storia, la sua cultura è una delle mète turistiche più rinomate del Mediterraneo.

Veramente non ha bisogno di presentazioni.

E’ anche per questo che destano sconcerto ancor maggiore le segnalazioni che giungono riguardo i persistenti fenomeni di inquinamento marino da liquami, sia nel porto turistico e nelle aree adiacenti, sia nel mare sotto i Bastioni, purtroppo.

Diportisti, genitori di piccoli velisti, residenti turisti, lo spettacolo è indecente, soprattutto nel pieno della stagione estiva.

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus aveva già inoltrato (13 agosto 2018) una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione di provvedimenti riguardo l’inquinamento marino sotto le fortificazioni storiche algheresi e ora (21 agosto 2018) ne inoltra una successiva riguardo il fenomeno inquinante segnalato al porto turistico e nelle acque vicine.

Si ricorda che gli scarichi non trattati nell’area portuale sono vietati (artt. 70 cod. nav. e 41 dell’ordinanza n. 21/2017, Regolamento del porto di Alghero), come esplicitato dalla direttiva Ministero Ambiente 29 luglio 2005.

Interessati il Ministero dell’ambiente, il Comune di Alghero, all’A.R.P.A.S., il locale Ufficio circondariale marittimo, i Carabinieri del N.O.E., informata nel contempo la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sassari.

L’auspicio è che si ponga fine, una buona volta, a un inquinamento marino devastante per l’ambiente, la salute e l’immagine turistica di Alghero.

L’opinione del Gruppo d’Intervento Giuridico onlus