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“Sono circa 11.500 le famiglie o allevatori Sardi, che con l’applicazione della legge regionale sulla suinicoltura non potranno produrre il classico porcetto” .

Lo rileva il gruppo tecnico del Centro studi agricoli che per primo aveva sollevato la questione sugli allevamenti familiari. In particolare, il Centro, presieduto da Tore Piana, sostiene di avere analizzato “molto attentamente” l’articolato della legge e di essersi soffermato in particolare sull’art.9, “ritenuto molto penalizzante al comparto. Il resto della legge regionale come precedentemente affermato – continua Tore Piana – è da ritenersi utile e innovative, anche in virtù del debellamento definitivo della Peste suina africana”. Nei giorni scorsi il centrosinistra e l’assessore dell’Agricoltura avevano difeso la legge sostenendo che “nessuno dovrà smettere di allevare maialetti per la vendita o il consumo familiare”.