“L’agosto più piovoso di sempre sta mandando ko l’agricoltura. Ad agosto ha piovuto per 20 giorni su 24, con quantità anche maggiori al 1000% rispetto alla media. Ormai non si contano più i nubifragi e le grandinate che stanno devastando le colture agricole: sono già milioni di euro i danni che vanno a sommarsi alla stima di 300 milioni di euro subiti lo scorso anno dalla siccità”. Lo denuncia Coldiretti Sardegna che ha predisposto un dossier sul maltempo e le conseguenze per l’economia agricola nell’Isola.  A piangere insomma, insieme ai vacanzieri, è ancora una volta il mondo agricolo “che si trova nel paradosso di dover subire i danni dalla troppa acqua dopo che appena 8 mesi faceva la conta di quelli dovuti alla mancanza di precipitazioni – sostiene l’organizzazione – un agosto che segue una Primavera che aveva già arrecato notevoli danni all’agricoltura in particolare alla frutta. Perdite, soprattutto per le precoci ma anche le ortive, i foraggi, il riso e le vigne”.

“Nei campi, in molti casi la situazione è a dir poco critica.  Le piogge dell’ultima settimana sono state il colpo di grazia per molte colture. Ci ritroviamo con terreni allagati, frutti devastati dalla troppa acqua, dalla forza delle precipitazioni e dalle grandinate, oltre che invase dai funghi che in queste condizioni trovano il proprio habitat naturale e possono proliferare tranquillamente – aggiunge Coldiretti – Tra i più penalizzati sono i vignaioli. Alcune cantine hanno dovuto interrompere la vendemmia e non potranno riprendere, tempo permettendo, prima di 15 – 20 giorni. Le perdite in questo campo si aggirano intorno al 40% con punte del 70%”

“Il riconoscimento dello stato di calamità è doveroso – sostiene il presidente regionale Battista Cualbu – ma ciò che chiediamo è la tempistica. E’ fondamentale intervenire immediatamente perché le perdite sono molto alte. Ci appelliamo alla Regione affinché i denari già stanziati per la siccità dello scorso anno (45 milioni) siano liquidati a brevissimo perché gli imprenditori agricoli hanno bisogno di liquidità, anche per risolvere alcuni problemi che altrimenti bloccheranno le attività”.