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Con l’approssimarsi dell’autunno e dopo le abbondanti piogge della settimana scorsa in Sardegna e il clima favorevole di questi ultimi giorni, numerosi cercatori di funghi si sono recati nei boschi per raccogliere le prelibatezze della natura. Nell’Oristanese e in Barbagia sono stati infatti trovati diversi quantitativi di funghi, non sempre commestibili, vista l’anticipo della stagione. A questo proposito la Asl di Oristano ha reso operativo l’Ispettorato micologico, un servizio che il Servizio igiene degli alimenti e della nutrizione mette gratuitamente a disposizione dei raccoglitori di funghi spontanei per verificarne la commestibilità e garantirne il consumo in sicurezza grazie alla consulenza degli esperti micologici.

Lo sportello di via Carducci a Oristano, aperto tutto l’anno (dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00) ma solitamente attivo dall’autunno, quest’anno ha anticipato la piena operatività ad agosto appunto in considerazione delle condizioni climatiche caldo-umide, particolarmente favorevoli alla crescita delle specie fungine.

La Asl spiega che è necessario che i funghi siano presentati all’Ispettorato micologico all’interno di cestini rigidi e forati, possibilmente suddivisi per specie, e che siano interi, freschi, puliti e ben conservati. È inoltre indispensabile portare con sé l’intero raccolto e non solo un campione, perché fra quelli non controllati potrebbe essere presente un esemplare non commestibile. I micologi Assl consigliano, in ogni caso, di non mangiare mai funghi della cui commestibilità non si sia certi e di non consumarli crudi, né in grandi quantità.

Oltre che fornire consulenza ai raccoglitori, l’Ispettorato micologico rilascia gratuitamente le certificazioni sanitarie di commestibilità per la vendita al dettaglio e la somministrazione dei funghi spontanei, vigila sul loro commercio e sulla somministrazione nei pubblici esercizi, promuove iniziative di informazione-educazione sanitaria della popolazione e organizza corsi di formazione in ambito micologico. Gli operatori del Sian, infine, offrono la propria collaborazione agli operatori di Pronto soccorso per l’accertamento di eventuali intossicazioni.