“L’appalto per il collegamento tra la Sardegna la Corsica lo vinceranno coloro che avranno la nave più vecchia. Il bando messo a punto dalla regione per l’età della nave prevede appena 2 di valutazione tecnica su complessivi 75. Questo significa che la regione ha scelto ancora una volta di mettere nelle mani delle carrette del mare quella tratta così delicata e pericolosa sulle Bocche di Bonifacio. Non è certamente un caso che l’aspetto più delicato e importante dell’appalto preveda un punteggio talmente irrilevante da manifestare apertamente la volontà di riaffidare quel servizio a navi traghetto come la Giraglia o la stessa Ichnusa. La Giraglia potrebbe, dunque, essere ancora la nave-traghetto in servizio su quella rotta, un’imbarcazione che passerà alla storia come quella che si schianta sugli scogli o si ferma in mezzo al mare. Tutto questo è semplicemente inaccettabile proprio per la delicatezza del collegamento tra la Sardegna e la Corsica attraverso Bonifacio e Santa Teresa di Gallura. Sia gli operatori corsi che quelli sardi hanno più volte manifestato la propria contrarietà a riaffidare quelle rotte a compagnie dedite solo alla speculazione attraverso l’utilizzo di navi vecchie e vetuste e non in grado di svolgere adeguatamente quel servizio.  Un appalto che costituisce di per sé un limite alla partecipazione di compagnie di navigazione in grado di fornire navi nuove ed efficienti a fronte di chi invece parteciperà con navi del tutto inadeguate a quella rotta”. Lo ha dichiarato il leader di un Unidos Mauro Pili comunicando che, insieme al coordinatore del Nord Gallura di Unidos Gianni Usai, presenterà un esposto all’autorità anticorruzione per bloccare la gara d’appalto.

“Nei prossimi giorni con il coordinatore di Unidos del nord Gallura incontrerò gli operatori economici sia del Nord Sardegna che del sud della Corsica per decidere iniziative di contrasto di questo vergognoso appalto. Domani, invece, presenterò un esposto formale all’autorità nazionale anticorruzione per segnalare questa gravissima anomalia relativa al punteggio assegnato all’età della nave. Non si tratta di un dettaglio ma di un elemento fondamentale che avrebbe evitato valutazioni discrezionali su tutti gli altri elementi di gara. È fin troppo chiaro che non è aver previsto un punteggio più alto per l’età della nave costituisce di per sé un vantaggio esplicito per quelle compagnie che operano con navi vecchie come la Giraglia. A questo si aggiunge una clausola sociale vergognosa che conferma la volontà di ingannare i lavoratori della ex Saremar con una clausola che impegna il vincitore della gara ad assumere il personale ex Saremar solo “qualora ciò sia armonizzabili con le esigenze della propria organizzazione di impresa”.

“Una disposizione – conclude – che suona come l’ennesima presa in giro verso i lavoratori della Saremar che hanno perso il posto di lavoro per colpa di una gestione scellerata della vicenda della compagnia di navigazione regionale da parte di questa giunta regionale”.