Gran bel Cagliari che porta a casa i primi tre punti meritatissimi su un campo difficile, contro la Dea avvelenata dall’eliminazione dall’ Europa Legue ai rigori e in cerca di riscatto. Un Cagliari che conferma la prestazione maiuscola di domenica scorsa contro il Sassuolo, che sta prendendo carattere, bravo a non mollare e a tener duro fino in fondo.

E se Nico Barella inizia a segnare anche su punizione e a regalarci prestazioni come questa, allora ci sarà da divertirci (almeno fino a gennaio). Dicevamo, un Cagliari bello, compatto, lucido nelle ripartenze e ordinato, tatticamente perfetto. Ma non solo: la differenza la fa Srna con la sua classe e con l’esperienza. Un gigante, un vero leader che trasmette serenità e coraggio con il carisma del campione.

Un primo tempo tatticamente perfetto, anche se con qualche rischio: Maran riesce a imbrigliare le sfuriate dell’Atalanta, ma senza emozioni fino al 27’ quando Marco Sau (buona la sua partita, ma purtroppo non segna), si mangia il gol di fronte a Berisha. Poi il Cagliari prende coraggio e crede nei suoi mezzi e gioca, gioca un ottimo calcio. Al 44’ da posizione defilata Barella prende coraggio e calcia quella punizione velenosa che trafigge Berisha. Si va al riposo in condizioni ottimali, con l’adrenalina dell’1-0.

Nella seconda frazione Gasperini mette dentro il Papu Gomez, ma Maran gli costruisce una gabbia che praticamente lo fa scomparire dal rettangolo di gioco. Ordinati, precisi e lucidi, i rossoblù costruiscono, recuperano mentre la Dea è sempre più nervosa e confusa. Il finale è un assalto nerazzurro all’arma bianca, salta tutto, testa compresa, ma non quella del Cagliari, che tiene botte e ritmo fino al fischio finale.

Una bella squadra con l’atteggiamento giusto che Maran sta riuscendo a inculcare ai giocatori. Cresce l’autostima, cresce la leadership di Srna e la classe di Barella, la consapevolezza di saper usare l’attrezzo, cresce la positività, la grinta e la determinazione che abbiamo sempre voluto da chi indossa la nostra maglia. Cragno una sicurezza, Srna gran classe, Padoin, Klavan e Romagna sono garanzie, bene Bradaric e Castro, Ionita forse un po’ nervoso, Pavoletti un gigante a prender e dare botte. Bene anche Sau dicevamo, che ha combattuto e lottato per recuperare palle e a far da sponda, peccato per il gol mangiato. Bene anche Faragò e Farias per quel pochi minuti giocati.
Con questa prestazione arrivano quindi anche i tre punti, quelli che ci sono mancati domenica scorsa all’ultimo minuto e che oggi bruciano ancora di più. Cagliari che si conferma bestia nera della Dea, con nove punti conquistati nelle ultime tre partite, e che guarda alla sfida al Sardegna Arena con il Milan con grande ottimismo.

E iniziano le gioie anche per i nostri conterranei emigrati, anche oggi sempre con la bandiera del Cagliari, a testimoniare la loro fede rossoblù lontano dall’Isola