Gabriele Mitelli, trombettista “Nuovo Talento Top Jazz 2017”, è in concerto per due date al Sant’Anna Arresi Jazz Festival (CI), mercoledì 5 settembre alle 19.00, nella spiaggia Ls Solinas Masainas, con un set elettro-acustico in duo con Rob Mazurek, e giovedì 6 settembre alle 21.00 in Piazza Nuraghe per presentare il progetto “O.N.G. Crash”, ultimo disco uscito nel 2017 per Parco della Musica Records, accompagnato dalla chitarra elettrica di Enrico Terragnoli, dalla chitarra elettrica baritono di Gabrio Baldacci e dalla batteria di Cristiano Calcagnile.

Il progetto con Rob Mazurek, da 20 anni tra i protagonisti della scena jazz di Chicago – nasce spontaneamente sul palcoscenico due anni fa, al Ground Music Festival di Brescia, quando il compositore americano invita Mitelli a suonare con lui. Rob Mazurek per me è sempre stato un punto di riferimento, quindi suonare con lui è come suonare con un maestro. Non mi ha mai dato lezioni di musica, ma lo hanno fatto, nel tempo, i suoi dischi – afferma Gabriele Mitelli. Il concerto per Fabbrica Europa alla Stazione Leopolda di Firenze a maggio 2018, poi, battezza ufficialmente questo sodalizio artistico.

Rob Mazurek e Gabriele Mitelli montano i loro set, suonano l’uno quello dell’altro, confondono gli strumenti e mescolano le voci, uno di fronte all’altro, senza filtri, senza mediazioni. Venerato maestro il primo, giovane e scapigliato il secondo, istintivo e coraggioso nel gettarsi a capofitto nelle situazioni meno accomodanti e nei contesti più improbabili. Doveva succedere prima o poi che si incontrassero.

“O.N.G. crash”, terzo album del trombettista bresciano, è il risultato di libere associazioni che, assieme alla ruvidezza del noise rock e del post punk, caratterizzano l’ardente percorso delle tre suite racchiuse nell’enigmatico titolo: una sorta di “codice segreto”, non svelato da Mitelli, in cui è racchiuso, tuttavia, un ricordo importante del passato dell’artista. L’album, composto da tre suite, è un lavoro denso, di assieme, che non prevede individualità. La musica di Mitelli avvolge, rapisce ma senza incatenare, lasciando libero l’ascoltatore di perdersi nell’incessante flusso sonoro che si insinua potente.

La pratica di improvvisazione – afferma Mitelli – è per me più importante rispetto alla realizzazione di un tema che, alla fine, è solo un pretesto per arrivare poi a improvvisare. Quando si improvvisa ci si lascia andare a un flusso che è meglio non fermare. In quest’album, quindi, la scelta di non eseguire singoli pezzi, ma basarsi su suite più lunghe è assolutamente legata alla pratica di improvvisazione e al suo flusso.

Gabriele Mitelli nasce a Brescia nel 1988. Vanta collaborazioni con Ken Vandermark, Pasquale Mirra, Cristiano Calcagnile, Ralph Alessi, Markus Stockhausen, Chris Speed, Giovanni Guidi, Gianluca Petrella. Nel 2017 è miglior nuovo talento italiano per i critici della rivista di settore “Musica Jazz” e pubblica “Crash” per Parco della Musica Records con il quartetto O.N.G., formato da Enrico Terragnoli, Gabrio Baldacci e Cristiano Calcagnile. Nel 2016 pubblica il suo secondo disco con il duo Groove&Move insieme al vibrafonista Pasquale Mirra, tra i migliori dischi della classifica di European Jazz Chartl entra nel nuovo progetto di Cristina Donà e suona in alcuni dei festival più importanti in Italia (Torino Jazz Festival, Young Jazz, Pavia Jazz Festival, Novara Jazz Festival, Jazz&wine for Peace). Nel gennaio del 2014, esce il suo primo disco, “Hymnus Ad Nocturnum”, per Parco Della Musica Records. Ha frequentato i seminari di Markus Stockhausen ed è co-fondatore del Collettivo RES “Ricerca Euristica Sonora”, collettivo di improvvisazione che comprende una trentina di musicisti tra Brescia, Bergamo e Milano.