A quasi un anno dalla sua nascita l’Areus, Azienda dell’emergenza-urgenza, è una scatola vuota che gestisce solo il servizio di Elisoccorso, e solo a livello operativo perché amministrativamente è ancora in carico all’Ats. La denuncia arriva dal capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Paolo Truzzu, che sottolinea come “a tutt’oggi l’Areus non ha acquisito dall’Azienda per la tutela della salute nessun operatore dell’ex servizio 118, né le convenzioni per il soccorso di base con associazioni e cooperative, né i mezzi e i locali in cui gli operatori 118 lavorano”.

Non solo: “L’Ats – spiega l’esponente dell’opposizione – dedica tutti i suoi sforzi e obiettivi alle proprie strutture e al proprio personale e non assume per l’Areus, non fa acquisti e non fa selezioni”. Secondo Truzzu, medici e mezzi non sono sufficienti per garantire il servizio. “Mancano i due terzi dei medici nelle centrali operative di Sassari e Cagliari – attacca il capogruppo di Fdi – oltre trenta medici nelle postazioni medicalizzate e circa venti infermieri tra centrali e postazioni territoriali”. “La Sardegna poi – denuncia ancora Truzzu – avrebbe bisogno di almeno 48 mezzi medicalizzati contro i 26 attuali, ne mancano quindi 22”.

Eppure, continua, “si pensa alla grande e si inaugura un servizio regionale di elisoccorso che costa tanto, ma è poco efficiente perché le tre elibasi sono principalmente operative in mare e non sulla terra: sarebbero sufficienti due basi baricentriche, una a Chilivani o Ardara-Mores per il Nord Sardegna, l’altra a Monastir per il sud dell’Isola”. Infine, ancora sull’elisoccorso: “La sua gestione è puramente mediatica, tanto che potremmo chiamare il servizio di ‘elishowccorso'”.

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