Giovane, lunga, determinata e “gasatissima”. La Dinamo Banco di Sardegna cerca il riscatto.

Dopo sette playoff di fila, due Coppe Italia, una Supercoppa Italiana e, soprattutto, uno scudetto, l’anno scorso Sassari ha chiuso al nono posto, mancando tutti i traguardi per la prima volta da quando è nella massima serie. Il presidente Stefano Sardara e il general manager Federico Pasquini hanno allestito la Dinamo con l’età media più bassa di sempre, con più muscoli e centimetri, per accontentare il nuovo tecnico, che dopo Pistoia cerca in Sardegna la consacrazione definitiva. Ècon questo spirito che la Dinamo affronta il ritiro al Geovillage di Olbia. E martedì prossimo la Dinamo si sposterà dalla Gallura per un altro appuntamento consueto, il “Trofeo Città di Nuoro – Su Redentore”, che opporrà i biancoblu ai turchi dell’Efes Istanbul.

“La Dinamo ha un legame particolare con Nuoro, qui si respirano grandi entusiasmo e impegno, è un appuntamento speciale”, commenta Pasquini. “A oltre due settimane di ritiro, la squadra sta andando molto bene e le prime risposte del gruppo sono positive, potrà fare grandi cose”, assicura. “Siamo onorati di ospitare questo evento, l’abbiamo inserito nelle celebrazioni del Redentore perché crediamo che lo sport e i suoi valori abbiano grande valenza sociale e culturale”, commenta il sindaco di Nuoro, Andrea Soddu. Luca Pala, consigliere regionale della Fip, auspica “una grande serata di sport e amicizia”. Valeria Romagna, assessore comunale del Turismo e dei Servizi sociali, è “felice di ospitare quest’appuntamento nel cartellone degli eventi estivi, ancor di più per la sua valenza sociale”. Per Sandro Floris, delegato provinciale del Coni, “la Dinamo è per la nostra comunità un esempio”. Salvatore Sanna, presidente della Ichnos Pallacanestro Nuoro, è felicissimo. “Ora Nuoro ha un trofeo internazionale, speriamo di poterlo allargare per farne un torneo con più squadre”.