Un documento interno delle Nazioni Unite, pubblicato dal quotidiano russo ‘Kommersant’,  che chiarisce in maniera esplicita che l’organizzazione non fornirà aiuti umanitari in Siria,  finché non ci sarà un accordo sulla “transizione politica”, il che sta a significare la caduta del legittimo governo di Bashar Al Assad.

Il documento di due pagine, datato ottobre 2017, stabilisce il quadro per “tutti gli attori delle Nazioni Unite” operanti in Siria “per garantire supporto e assistenza a coloro che ne hanno bisogno in tutti le aree della Siria. ”

Per attori in campo si intendono tutte le organizzazioni, Ong e movimenti supportati dai paesi occidentali che hanno fomentato la guerra armando i gruppi jihiadisti.

Secondo il fascicolo divulgato, l’ONU “sarebbe pronta a facilitare la ricostruzione” in Siria solo una volta che ci sarà “una transizione politica genuina e inclusiva negoziata dalle parti”.  Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov aveva sollevato alcune preoccupazioni in merito al fatto che le Nazioni Unite collegassero la loro assistenza nella ricostruzione postbellica al processo politico in Siria.

Il 20 agosto scorso, Lavrov aveva annunciato che il Segretariato delle Nazioni Unite aveva diffuso, lo scorso ottobre, una “direttiva segreta” che vietava alle agenzie dell’organizzazione di partecipare alla ripresa economica della Siria, oggi la conferma che questo documento esiste.