Gonnosfadiga, località Perd ’e Pibera, nella ormai sepolta provincia del Medio Campidano. Un cercatore di funghi cade in dirupo e riesce, con i segnali flebili dell’etere, a lanciare l’allarme. La catena di soccorso in questi casi ha codici e regole scritte, precise e inderogabili. Si tratta di un intervento di soccorso tecnico indifferibile e urgente. “Il Corpo dei Vigili del Fuoco, per legge, deve assumere la direzione e la responsabilità degli interventi. Art.10 decreto legislativo 2 gennaio 2018. E’ il Codice della Protezione civile. L’abc dell’emergenza”. Lo Afferma Mauro Pili, che lancia un’altra pesante denuncia sull’impiego dei mezzi di soccorsodel118 dell’Areus regionale.

E’ dunque il 5 settembre, due sere fa, ed è pomeriggio inoltrato. “La sfida a macinare km in volo con l’elisoccorso, lautamente pagato dalla Regione, fa perdere di vista anche le regole più elementari. I Vigili del Fuoco vengono tenuti totalmente allo scuro di quanto sta accadendo tra i monti di Gonnosfanadiga. Non solo non vengono chiamati a dirigere le operazioni ma la loro sala operativa viene totalmente esclusa dalle comunicazioni”, dice Pili. In sostanza, non vengono chiamati in causa.

“C’è qualcuno nei piani alti della regione che non vuole Vigili del fuoco tra i piedi, e non disdegna di violare norme elementari, come quella di avvisare immediatamente il corpo nazionale della Protezione Civile. Qualcosa, però, nel piano ‘ad escludendum’ non ha funzionato. Nella sala operativa del Cop (Centro operativo Provinciale della Forestale, ndr), arriva la telefonata del 118 per chiedere alla Forestale dove si trovasse Perd ’e Pibera. Peccato che in quella sala operasse anche un Vigile del Fuoco, l’ufficiale di collegamento. In un secondo i Vigili del Fuoco – racconta Pili -, vengono a sapere che nell’area di Perd ’e Pibera si stava pianificando un intervento emergenziale di soccorso tecnico urgente e indifferibile. Competenza esclusiva e obbligatoria dei vigili del fuoco. La legge infatti è a loro che assegna la competenza della direzione e ogni relativa decisione. Invece, l’elisoccorso privato, tenta di fare tutto da solo, senza avvisare nessuno. La corsa a far girare le pale e il dollaro. A scapito di norme e responsabilità nella catena della sicurezza civile”.

Pili prosegue il racconto. La telefonata è immediata. La sala operativa dei Vigili del fuoco chiama quella del 118. Testuale: “Pronto, siamo i Vigili del fuoco, state intervenendo in località Perd’e Pibera, di cosa si tratta? La voce del 118 dall’altro capo del telefono è disarmante: e voi come lo avete saputo?”

“Preoccupazione principale, prima domanda è: come lo avete saputo? Il responsabile di turno con calma spiega: si tratta di un soccorso tecnico, dovevate avvisarci, così come facciamo sempre noi. Il 118 replica: ma questo noi non lo sappiamo, noi andiamo sul posto e poi se serve aiuto vi chiamiamo. Sempre peggio. La toppa è peggio del danno”

I Vigili del fuoco dalla Centrale operativa cercano di spiegare: “Dobbiamo essere informati preventivamente. Dobbiamo essere in anticipo sugli interventi, non a rimorchio di soggetti che non hanno la competenza e la titolarità per valutare. La telefonata è concitata – racconta Pili -, tanto da cadere la linea. Solo dopo viene riattivata ma la musica non cambia. Anzi peggiora. Il 118 comunica di aver eseguito l’intervento di recupero, non serve che arrivino i vigili del fuoco. L’ufficiale ribadisce: non sono queste le procedure”.

In realtà però “non era assolutamente vero: l’intervento di salvataggio non era stato ancora eseguito. I vigili del fuoco non credono alle rassicurazioni e arrivano ugualmente sul posto. E li accertano che l’intervento non era stato ancora compiuto”.

“Chi ha tentato di eludere l’intervento dei vigili del fuoco? Perché non sono stati allertati tempestivamente e contestualmente? Per quale motivo – prosegue il leader di Unidos -la sicurezza e la protezione civile in capo ai massimi esperti è stata messa a rischio? Perché questi episodi si stanno ripetendo sistematicamente come qualche giorno fa il recupero di un giovane nella scogliera della Marina di Arbus con i vigili del fuoco tenuti allo scuro di tutto? Non devo aggiungere altro”.

“Non esiste una gara a chi spende più soldi. Esiste una gara ad intervenire tempestivamente nel rispetto delle competenze e delle professionalità. Guai insistere in questo arrembaggio della sicurezza alla ricerca di visibilità e denaro. Perchè come potete immaginare non scrivo mai a caso. E conservo documenti e prove” afferma Pili.

I ruoli e le competenze, stabilite dalle norme “si devono rispettare, nell’interesse del cittadino. Non trasformate il soccorso in una macchina per fare chilometri, voli e soldi”, conclude Pili.