Alcuni mesi fa con un’interrogazione la consigliera regionale PD, Rossella Pinna, insieme ai colleghi del gruppo consiliare, aveva richiesto all’Assessore dei Lavori Pubblici, puntuali chiarimenti in merito all’attuazione del “Programma sperimentale” di edilizia residenziale 20.000 abitazioni in affitto, ed in particolare sui ritardi e sullo stato dell’arte dei lavori di completamento della costruzione di 20 alloggi a canone moderato (c.d equo canone) da parte di AREA in località Seddas nel Comune di Guspini.

In riscontro all’interrogazione della Pinna, l’Assessore, ha precisato che “le risorse complessive già stanziate ( il cui costo originario era pari a euro 1.712.828, attualmente 2.832.840 con le risorse integrative di 1.120.012 euro del 2015) sono nella disponibilità dell’Azienda regionale per l’edilizia abitativa”. Balzarini riferisce nella risposta all’interrogazione della Pinna”che il cantiere si è bloccato a causa dell’intervenuta liquidazione dell’impresa aggiudicataria dell’appalto a suo tempo espletato e che Area ha già proceduto – ad affidare ad un tecnico interno il rilievo dello stato di fatto necessario per fornire al progettista del progetto definitivo-esecutivo architettonico l’esatta dimensione dei manufatti realizzati e ad affidare il servizio di indagini sperimentali sulle strutture , necessario per fornire al progettista del progetto esecutivo strutturale l’esatta consistenza e resistenza delle strutture portanti esistenti”.

Sulla base delle risultanze delle verifiche ed indagini svolte, è stata dunque avviata (per un importo dell’appalto di 88.960 euro) la procedura per l’affidamento esterno della progettazione esecutiva, compreso lo studio di compatibilità geologica-geotecnica e di coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione, finalizzato al riappalto dei lavori di completamento degli alloggi. L’Assessore spiega, infine, che nello stesso “Programma sperimentale” la situazione del cantiere di Guspini si è verificata allo stesso modo anche per la costruzione di 16 alloggi nel Comune di Sarroch e di 8 nel comune di Lunamatrona. Questo procedimento, conclude Balzarini nella sua risposta, “sconta ritardi accumulati negli anni dovuti anche alla mancata continuità di sviluppo degli stessi che ha riguardato anche problematiche di carattere organizzativo che sono state affrontate con la recente riorganizzazione di AREA volta proprio a rendere più efficiente l’attività dell’Azienda regionale per l’edilizia abitativa”.