In Sardegna ci sono 24 mila occupati in più rispetto a un anno fa. Gli altri 10 mila che prima, rassegnati, non cercavano lavoro ora lo stanno cercando attivamente. E’ quanto emerge dall’elaborazione dell’ufficio di statistica regionale sui dati Istat relativi al secondo trimestre 2018 e diffusi oggi dalla Regione.

Il tasso di occupazione cresce dal 51,2% al 53,8% (nel Mezzogiorno e in Italia l’indicatore è in aumento rispettivamente dal 44,2% al 45,3%, e dal 58,1% al 59,1%). In aumento sia la componente femminile (dal 42,8% al 46,6%), che quella maschile (dal 59,4% al 60,8%). Il numero degli occupati sale del +4,3% (da 568,2 a 592,5 unità), in raffronto al dato nel Mezzogiorno (+2,2%) e nell’intero Paese (+3,3%).

La crescita nell’Isola interessa la componente maschile (+1,6%), e in particolare quella femminile (+8,0%). Incremento anche con riguardo alla forza lavoro: un +5,2% (da 668,9 a 703,4). Il dato positivo interessa la componente femminile (+10,2%) e in minor misura quella maschile (+1,7%). Il lavoro in Sardegna è in crescita anche in base all’indicatore del tasso di attività: guadagnati +3,6 punti percentuali (dal 60,3% al 64,0%), con un incremento sia della componente femminile (+5,4), sia di quella maschile (+2,0). Calano gli inattivi: -10,1 punti percentuali (da 430,0 a 386,4).

Il dato positivo interessa entrambe le componenti, ma è più marcato a livello femminile (-11,8%), che a livello maschile (-7,4%). Diminuito il tasso di inattività (in calo dal 39,7% al 36,0%) sia per la componente femminile (-5,4%) sia per quella maschile (-2,0%).

Aumentano anche i disoccupati da 100,6 mila a 110,8 mila con un incremento del tasso di disoccupazione che passa dal 15% al 15,8%, “Per effetto del forte aumento delle persone che ora cercano attivamente lavoro, questo quadro positivo determina un leggero aumento della disoccupazione – spiega la Regione – persone che prima non lavoravano e che rinunciavano alla ricerca di un lavoro ora invece si attivano e si iscrivono alle liste di disoccupazione”.