consiglio regionale

“Restituiteci il diritto a curarci con continuità con i farmaci decisi dai nostri specialisti”. L’Associazione sarda malati reumatici Onlus ha acquistato una pagina nei principali quotidiani sardi per rivolgere questo appello al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e all’assessore alla Sanità, Luigi Arru. Le medicine in questione sono i farmaci biologici che – scrive la Onlus – “hanno aiutato i malati reumatici a riacquistare fiducia e serenità, rapporti sociali e di lavoro che alcune patologie croniche mettono a rischio”.

“La Regione – è spiegato – di fatto ha imposto la sostituzione automatica del farmaco con un biosimilare. Il vantaggio risiederebbe nel costo, ma ora questo problema non esiste più: il biologico ha lo stesso costo del biosimilare”. Secondo l’associazione, inoltre, questa decisione “espone il paziente all’inutile rischio di reazioni avverse tra cui la perdita dello stato di salute raggiunto”. Non solo. “Altra decisione incomprensibile che crea notevoli disagi ai pazienti è quella di costringerli a ritirare il farmaco presso il centro prescrittore e non presso la propria farmacia territoriale, con la conseguenza che chi per esempio è in cura presso il Policlinico di Cagliari e abita a Olbia, deve percorrere ogni mese più di 600 chilometri per ritirare il farmaco. Assurdo!”.

Da qui la richiesta al governatore e all’assessore di “adottare i provvedimenti necessari per garantire la continuità terapeutica con i farmaci biologici da mesi spariti dalle farmacie”. E, contestualmente, la richiesta “ai pazienti in cura con il farmaco biologico e costretti a cambiare terapia senza adeguato e approfondito consenso informato” di contattare l’associazione.