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“Game over, Pigliaru si dimetta”. Così il deputato e coordinatore regionale di Forza Italia, Ugo Cappellacci, commenta il rinvio in commissione della legge urbanistica.

“Quando un presidente non ha maggioranza – prosegue Cappellacci – se ha un briciolo di dignità, saluta e va a casa. Pigliaru ha bloccato la Sardegna e l’ha portata indietro di 12 anni, riesumando il PPR di Soru del 2006, cancellando il piano casa e diventando ostaggio dell’ipocrisia del centrosinistra sulla legge urbanistica: tutti con la bocca spalancata a venerare il piano di Renato ma poi c’è un Soru che ne chiede l’annullamento ai giudici amministrativi e, giusto per fare l’esempio più clamoroso, perfino il sindaco di Cagliari si guarda bene dall’adeguare il PUC a tale strumento. Appena entrati – ricorda Cappellacci- avevano cancellato la nostra revisione del PPR e l’avevano mostrata come un trofeo di guerra alle truppe dei finti ambientalisti di sinistra con la erre moscia e la villa a due passi dal mare. Dicevano che entro l’estate avrebbero rivoluzionato tutto, che sapevano cosa fare, hanno ignorato gli amministratori locali e dopo cinque anni sono ancora a fare filosofia. A fine mandato Pigliaru farfuglia che bisogna aspettare? Perché attendere? Nel frattempo la sua maggioranza trascorre il tempo a rinnegare la disastrosa riforma sanitaria, a far dimenticare la resa davanti allo Stato che è costata 4 miliardi ai sardi, a far finta di non averlo mai visto né conosciuto, tanfo da andare alla disperata ricerca di un candidato alternativo. Questo inganno – ha concluso Cappellacci- sarà sventato dai sardi che al ‘cominciamo il domani’ di Pigliaru risponderanno che ‘domani arriverà lo stesso’ nonostante cinque anni di nulla condito da tanta presunzione e millanteria politica”.