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“Notiamo che con l’approssimarsi delle prossime scadenze elettorali molti uomini e donne
dediti alla politica si interessano di Aias”. Lo scrive provocatoriamente il sindacato Usb, da sempre in prima linea sulla vertenza, punta il dito contro l’ex deputato Mauro Pili.

“Vorremmo che egli dimostrasse la stessa attenzione al fatto incontrovertibile dei lavoratori dipendenti che non vedono il loro stipendio da ben 8-10 mensilità (riferendosi ai mancati o incompleti pagamenti degli stipendi relativi agli anni 2016/17/18)”.

“Ci piacerebbe sapere – continua la nota – perché l’ex deputato si interessi (giustamente) della conflittualità fra Aias e Ats, ignorando che i lavoratori non possono fungere da bancomat dell’Azienda, che il rischio di impresa non può essere scaricato sui lavoratori, che questo non è modo di fare imprenditoria ma “prenditoria”. Lui e altri politici non possono ignorare che i lavoratori prestano la loro opera non solo per spirito di sacrificio, ma anche per una ragione di sopravvivenza, per onorare mutui che hanno contratto, e per dare da mangiare alla propria famiglia”.

“Chiediamo, dunque, che i politici vigilino – conclude l’Usb – perché il servizio venga svolto nel modo più sereno possibile: la serenità degli operatori dipende dalla qualità del servizio che essi prestano”.