Un’altra piantagione di marijuana scoperta dai carabinieri in Sardegna. I Carabinieri del Comando Provinciale di Oristano coordinati dalla Procura hanno arrestato in flagranza per coltivazione, produzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, di due fratelli di Cuglieri (Or), allevatori del luogo.
Nel corso dell’attività di intelligence e di analisi sul fenomeno della coltivazione di cannabis indica, che sta interessando il territorio della Sardegna centrale e che recentemente ha già visto i Carabinieri di Oristano impegnati in altre operazioni, tra le quali quella di Neoneli, la scorsa settimana è stata individuata un’importante piantagione di marijuana nel territorio comunale di Cuglieri, nella frazione di Santa Caterina di Pittinuri, in località “Sa Tupa” nei terreni dei fratelli Giovanni Battista, pregiudicato, e Paolo Cadeddu, di 53 e 49 anni.

L’individuata la piantagione, i militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Oristano, coordinati dal Maggiore Mariano Lai, hanno organizzato un dispositivo di osservazione “discreta” ed effettuata dai Carabinieri dello Squadrone “Cacciatori di Sardegna”, che hanno eseguito ininterrottamente per circa una settimana l’avvistamento sulla piantagione, e servizi di costante pedinamento eseguiti da personale in abiti civili del Nucleo Investigativo, sul conto dei due fratelli e sulle persone a loro vicine, e mirati controlli dei carabinieri di Cuglieri.
L’attività ha consentito di acclarare che la piantagione era curata quotidianamente dai fratelli Cadeddu i quali, sia al mattino che nel tardo pomeriggio, si recavano nel luogo per le operazioni di annaffiatura e taglio di minime quantità per la successiva essiccazione. Alle 18.30 di due giorni fa, il 27 settembre, dopo una lunga giornata di attesa iniziata alle prime luci dell’alba, con un ampio dispositivo di uomini e mezzi, che ha visto coinvolti oltre i tre reparti di Oristano e dei “Cacciatori”, per un totale di 30 uomini e 10 mezzi, anche l’elicottero del 11° Elinucleo di Elmas, i due fratelli sono stati arrestati mentre si erano recati nella piantagione ed erano intenti a curare l’innaffiamento e il taglio delle piante mature.

La piantagione si sviluppava in tre siti distanti circa 50 metri l’uno dall’altro per un totale di circa 3.000 metri quadri da cui sono state espiantate e sequestrate circa 700 piante, mentre una minima parte era stata già estirpata dai “coltivatori” e posta ad essiccare nella sala mungitura della loro azienda agricola. Nella perquisizione estesa alle due abitazioni di residenza dei fratelli Cadeddu è stata arrestata anche la moglie di Paolo Cadeddu, che ha opposto resistenza ai militari e che stamani è stata rimessa in libertà. Idue sono invece stati portati nel carcere di Oristano-Massama, mentre la donna, dopo la formalizzazione dell’arresto è stata riaccompagnata presso il suo domicilio.

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