Nel giorno in cui il Pd scende in piazza a Roma, è botta e risposta tra Di Maio e Renzi. Il vicepremier accusa Pd e Forza Italia di fare terrorismo “con i loro giornali” per far alzare lo spread. Renzi gli risponde: “Quella dei media si chiama informazione. Il terrorismo è quello dei brigatisti e degli estremisti. La tua si chiama cialtronaggine”.

Luigi Di Maio a ‘Non è l’arena’ commenta la scelta di essersi affacciato dal balcone di Palazzo Chigi dopo l’approvazione della nota di aggiornamento al Def da parte del governo: “Quella scena che vedete lì è la scena sincera di ministri felici di aver mantenuto una promessa. Può essere una cosa che non tutti condividono ma parliamo dei fatti. Per tanti anni lì si sono affacciati gli aguzzini degli italiani”.

“Quei signori della prima repubblica hanno fatto l’autodichia, cioè quando mandano un ricorso –  ha detto Di Maio a ‘Non è l’Arena’ a proposito del migliaio di ricorsi ricevuti dalla Camera sul taglio dei vitalizi – e chiedono diritti sono giudicati da un organo che loro hanno voluto fosse politico con cui si sono sempre blindati in questi anni. Adesso questo organo non è più in mano a loro e credo proprio che i loro ricorsi non faranno una bella fine”.

“Noi siamo una squadra che finché resta unita farà sempre grandi cose e anche dalle parole di Giovanni Tria viene fuori il senso della squadra che ha messo al centro del tavolo non il 2,4% ma le persone. Abbiamo fatto i conti e abbiamo partorito il 2,4%”: così il ministro a Non è l’Arena parlando dei rapporti nel governo nei giorni dell’approvazione della nota di aggiornamento al Def. A chi gli chiede se quindi non sia vero che siano volati gli stracci, Di Maio replica: “per carità. A Giovanni nessuno ha chiesto di dimettersi e nessuno ha mai immaginato si volesse dimettere”.

Salvini sa che una cosa che non mi deve mai chiedere sono le garanzie per Berlusconi, non ci sono garanzie da dare. Altrimenti facciamo come quelli di prima”, ha detto Di Maio parlando del settore delle tlc e dell’editoria. Il fatto che il M5S abbia tenuto le deleghe in questi settori è stata una scelta “a garanzia di tutto il governo”. Se Berlusconi non se la passa bene per questo “mi spiace per lui però gli italiani hanno votato il 4 marzo”.

“I governi Letta, Renzi e Gentiloni hanno fatto 192 miliardi di euro di debiti – ha detto il vicepremier ospite su La7 – ora questi rompono perché con 10 miliardi possiamo mandare in pensione un po’ di gente e dare lavoro a chi sta nel letto in depressione perché non lo trova da tre anni? Sentirmi fare la morale da questi non è possibile”.

Luigi Di Maio, sempre in serata, in una diretta su Fb aveva detto: “siamo alla vigilia della riapertura dei mercati: c’è un governo compatto da un parte, che che sta portando avanti le promesse che ha fatto ai cittadini e, dall’altra, ci sono partiti e giornali che sperano che lo spread superi chissà quale. Io credo che possiamo non opporre i bisogni dei cittadini a quelli dei mercati, che tifano per un Paese che va bene perchè questo è un Paese che farà investimenti, e che investirà nei giovani, nei pensionati, negli imprenditori e nelle partite Iva”.

“C’è chi scende in piazza per protestare contro il reddito e le pensioni di cittadinanza – ha detto ancora Di Maio -, è legittimo però tutti devono sapere che anche chi ha votato quei partiti che scendono in piazza se ne avrà diritto sarà destinatario del reddito o della pensione, si potrà pensionare prima con il superamento della Fornero, potrà essere rimborsato dopo essere stato truffato dal decreto salva-padre della boschi”.

“Si dice che questa manovra stia pesando sulle spalle giovani ma il reddito è un percorso dedicato a tanti ragazzi che stanno lavorando a 300-400 euro al mese in un centro commerciale – ha detto ancora Di Maio in diretta su Fb rispondendo alle critiche sulla manovra -, in un negozio, e noi gli vogliamo dare una nuova chance. Ma che ne sa tutta questa gente che tifa solo per lo spread, per le banche e borse della sofferenza di questi ragazzi?”.

“Alcuni mi hanno attaccato dicendo che sono inesperto e devo imparare, io sicuramente devo imparare ma è bello fare il presidente di Confindustria locale gestendo l’acqua minerale con concessioni irrisorie, a prezzi stracciati che nessuno in Europa ha, con concessioni vergognose cui metteremo mano con la legge di Bilancio di fine anno”. “Quelli di prima hanno fatto debito per pagare le loro lobby che senza i loro sussidi non resterebbero in piedi neanche per un’ora e adesso fanno i grandi imprenditori”.

Mentre il Pd manifestava in piazza del Popolo a Roma, Matteo Renzi ha replicato a Luigi Di Maio, il quale aveva accusato Pd e Forza Italia di fare terrorismo con i media: “Di Maio deve giustificare il flop della manovra di bilancio e parla di terrorismo mediatico. Andiamo con ordine Gigino: quella dei media si chiama informazione. Il terrorismo è quello dei brigatisti e degli estremisti. La tua invece si chiama solo cialtronaggine #PiazzadelPopolo”, scrive l’ex premier su twitter.

“Pd e Forza Italia non riescono a fare un’opposizione politica – così Luigi Di Maio sul blog delle stelle facendo riferimento anche alla manovra – e quindi con i loro giornali creano terrorismo mediatico per far schizzare lo spread sperando in un altro colpo di stato finanziario: sono degli irresponsabili nemici dell’Italia. Ma nonostante il loro cinico impegno lo spread non è schizzato perchè gli investitori tutto questo lo sanno”.

“La perfetta manovra maldestra” “Sull’euro una partita pericolosa” (Corriere), “Mattarella, primo stop al governo” “I diritti dopo di noi” (Repubblica), “La classe media dimenticata” (La Stampa), “La tassa di cittadinanza” (Il Giornale). Tutti i giornali di partito – ha scritto Di Maio sul blog – hanno dichiarato guerra alla Manovra del Popolo perché fissa il deficit per il prossimo anno al 2,4%. Il Pd nel 2014 ha fissato il deficit al 3%, nel 2015 al 2,6%, nel 2016 al 2,5%, nel 2017 al 2,4% e l’anno scorso al 2%. Nessuno ha mai fiatato nonostante questo deficit non sia servito a nulla perché i governi del Pd non hanno fatto deficit per i cittadini, ma per i loro interessi e mancette elettorali”. Per il leader 5S, si sa “bene come hanno impiegato i nostri soldi. Opere inutili mai realizzate. Air Force Renzi. 7 miliardi alle banche. Banca Etruria. F35. Pensioni d’oro. Superconsulenze. E così via. Per i piccoli imprenditori, per i 6 milioni di poveri, per i pensionati normali, per le famiglie, per la sanità, per i risparmiatori: niente, anzi solo tagli. Infatti in questi anni il debito pubblico è aumentato e la ricchezza degli italiani è diminuita. E ora questi vogliono venire a dire a noi e a tutti gli italiani come bisogna spendere i soldi? Ma per piacere! ‘cca nisciun è fesso! L’accanimento dei partiti – conclude – è dovuto al fatto che con la Manovra del Popolo sarà evidente che i soldi per far stare meglio gli italiani c’erano e ci sono sempre stati. Bastava non usarli come hanno fatto loro”.