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Del gruppo fanno parte già in 130, ma nelle ultime ore se ne sono aggiunti altri. Sono i sindaci sardi firmatari di una lettera indirizzata al primo cittadino di Cagliari, Massimo Zedda, al quale chiedono di “mettersi a disposizione della nostra terra”, “di esserci”. In sintesi di essere il candidato governatore della Sardegna.

Il gruppo starebbe per consegnare l’appello direttamente nelle mani di Zedda. questione di ore. Solo allora i primi cittadini, che ora mantengono uno stretto riserbo sulle proprie firme, usciranno allo scoperto. Molti, comunque, sarebbero del Pd, anche di grandi Comuni. “Le regionali sono vicine – scrivono – sentiamo il bisogno di essere parte di una battaglia politica vista dalla parte di chi vive il territorio quotidianamente, con le difficoltà e le attese di tutti i giorni. Oggi non basta più parlare di vecchie appartenenze, abbiamo bisogno di guardare oltre”.

L’investitura inizia dal quarto capoverso: “Caro Massimo, la tua esperienza amministrativa parla chiaro, è un caso nazionale di buon governo, e oggi la Sardegna non ha bisogno di disfattisti, come di avventurieri o viceré, ha bisogno di governanti coscienti del proprio ruolo, capaci di guardare avanti e di guardarsi intorno, in Europa, a partire da noi, da qua, dai nostri territori, dalle comunità, dalle tante isole della Sardegna”. Infine il richiamo all’autonomia: “Vogliamo una Sardegna democratica e libera, guidata da qui e non da Roma o Milano, da un sindaco tra la gente e non da un presidente distante e isolato. Vogliamo un sindaco per fare il sindaco della Sardegna”.