Barella e Cragno sono pronti. E domani a Torino contro l’Ucraina potrebbe scattare per loro la prima volta in azzurro.

Molte chance, magari a partita iniziata, soprattutto per il centrocampista “coccolato” pubblicamente in più occasioni dal ct Roberto Mancini. Nel turnover delle due gare ravvicinate potrebbe essere impiegato nell’amichevole di domani anche considerando che la pattuglia dei centrocampisti convocati non è foltissima: sette giocatori per tre-quattro posti a match. Barella è già stato convocato in nazionale dall’ex ct Giampiero Ventura un anno fa per le ultime due gare di qualificazione ai mondiali. E Mancini ha ribadito il suo interesse chiamandolo a settembre per i primi due match di UEFA nations League. Il giovane giocatore di Cagliari non ha però mai avuto l’occasione per mettere il piede in campo. Ma l’esordio sembra inevitabile. E sarebbe il naturale epilogo di una carriera azzurra che ha visto Barella, sin da ragazzino, vestire tutte le maglie delle giovanili nazionali. E’ un punto di riferimento della Under 21 di Di Biagio. Ma ormai sembra pronto per il salto tra i grandi. Per Cragno strada per la porta più complicata: nella scala gerarchica davanti a lui ci sono Donnarumma, Perin e Sirigu.

La prima convocazione in nazionale maggiore risale allo scorso 1 settembre: come il compagno di squadra Barella è stato inserito nella lista per le prime due gare di Nations League. Dalla parte di Cragno e Barella c’e la giovane età: il portiere è del 1994, il centrocampista è del 1997. Altra caratteristica in comune e punto di forza per entrambi: in campionato sono sempre protagonisti e hanno giocato tutte le otto partite in calendario.