“Desta perplessità e sgomento constatare che la politica locale ha appreso con stupore (solo oggi?) dell’esistenza di contaminazioni nell’area industriale di Ottana-Bolotana. Eppure si tratta di evidenze sotto gli occhi di tutti, o almeno di coloro i quali hanno avuto l’ardire di analizzare ed approfondire una serie di relazioni tecniche rese pubbliche da tempo. Mi riferisco ad esempio alla documentazione relativa al piano di caratterizzazione eseguito per conto di Invitalia nel dicembre 2013”.

Lo denuncia il deputato M5S Alberto Manca in riferimento agli esiti della commissione di inchiesta regionale sull’area di Ottana. Manca, ricordando che già nel 2014 era stata condotta una campagna di caratterizzazione e che le risultanze furno trasmesse agli enti competenti (Comuni, Provincia di Nuoro, Regione) e “vista l’inerzia della Regione”, sollecita l’intervento del Ministro dell’ambiente.

“Farò lo stesso col Ministro della giustizia – aggiunge – per conoscere le ragioni del silenzio dell’autorità giudiziaria di fronte al mancato rispetto degli obblighi di legge in capo agli enti di governo del territorio”. “Ciò che dovrebbe realmente stupire, pertanto, è che di fatto la Regione persista nel negare l’esigenza delle bonifiche, sulla base dell’assunto che l’area industriale Ottana-Bolotana debba essere considerata formalmente ‘non inquinata – attacca il deputato pentastellato – È doveroso far notare la palese contraddittorietà tra una Giunta regionale che implicitamente dichiara di non dover intervenire per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente, del territorio e della salute dei cittadini, ed un Consiglio regionale che, tramite alcuni dei suoi consiglieri, ‘denuncia’ l’avvenuto superamento delle concentrazioni soglia di contaminazione, dovute però a ‘fattori naturali’ (mercurio)”.