“C’è un solo nome da fare: Anas. Noi dobbiamo scrollarci di dosso questo mostro di Stato inconcludente e pachidermicamente lento, che fa manutenzioni ridicole (quando le fa)”. Lo scrive sul suo blog l’ex assessore ai Lavori pubblici della Regione Sardegna e segretario del Partito dei sardi, Paolo Maninchedda, commentando i danni sulla strada statale 195 in un post intitolato “La scomoda verità di fronte alle alluvioni”.

“Oggi esiste la società delle infrastrutture della Sardegna”, ricorda Maninchedda, riferendosi all’Anas sarda prevista nella nuova legge sugli appalti approvata grazie a una battaglia tutta targata Pds. Ma, spiega, “bisogna capitalizzarla”. E c’è il problema del costo delle manutenzioni delle infrastrutture regionali. “Anche se i partiti politici sono restii ad ammetterlo – dice Maninchedda – la Sardegna ha bisogno di 100 milioni l’anno”. Poi c’è il costo per le manutenzioni delle infrastrutture comunali. “Se si pensa che i Comuni riescano a farvi fronte col Fondo unico si vive su Marte”, attacca l’ex titolare dei Lavori pubblici.

Maninchedda ricorda infine quando da assessore ha realizzato le opere di mitigazione delle zone alluvionate, compresa l’area di Capoterra: “Ho patito una via crucis, c’è il momento dell’emergenza nella quale tutti sono disposti a tutto, subito dopo iniziano mille difficoltà per la realizzazione delle opere. Anche per questo mi ha fatto piacere leggere le dichiarazioni del sindaco di Capoterra che ha confermato come le opere realizzate hanno funzionato”.