“Gli eventi alluvionali di questi giorni hanno messo nuovamente in evidenza la necessità di garantire l’autonomia operativa dei Vigili del Fuoco della Sardegna. Autonomia operativa che può essere realizzata solamente con l’effettiva assegnazione di uomini e mezzi”. Lo afferma il segretario generale della Fns Cisl,Nino Manca, in merito all’emergenza che ha colpito la Sardegna meridionale.

Non è stato infatti sufficiente il raddoppio dei turni di servizio nel Comando di Cagliari o il richiamo dal turno libero del personale degli altri tre Comandi Provinciali Sassari, Nuoro e Oristano per far fronte all’emergenza, “è stato necessario – prosegue Manca -fare ricorso, ancora una volta, alle colonne mobili dei Vigili del Fuoco provenienti dalla Toscana e dal Lazio. Colonne mobili sbarcate in Sardegna solamente a tragedia avvenuta e quando i Sardi hanno iniziato a fare la conta delle vittime e dei danni subiti”, dice Manca.

“I tempi di attesa, per il supporto dei colleghi provenienti dal continente, sono stati di 24-36 ore. Eppure esiste un progetto del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, denominato “Soccorso in venti primi”, che individua in quel periodo di tempo il limite massimo nel quale i Vigili del Fuoco devono garantire il soccorso al cittadino perché l’intervento sia giudicato efficace. L’annosa carenza di uomini e mezzi in Sardegna deve essere affrontata e risolta”, afferma il segretario della Federazione Nazionale della Sicurezza della Cisl. “Questa situazione non è più tollerabile”.

“Oggi più che mai, i fatti ci danno nuovamente ragione”, spiega Nino Manca. “A dimostrazione che le nostre richieste non sono frutto di fantasie. Chi governa ha annunciato provvedimenti a favore del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. I politici sardi che fanno parte della maggioranza facciano sentire la loro voce e impegnino il Governo, e il Ministro dell’Interno in particolare, affinché diano risposte concrete”,conclude Manca