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Sindacati mobilitati per evitare il rischio di smantellamento della fabbrica ex Keller di Villacidro. O almeno è questa la preoccupazione di Cgil, Cisl e Uil che puntano il faro sull’ultima asta giudiziaria, effettuata dalla curatela fallimentare, per la vendita di alcune attrezzature presente in stabilimento.

Macchinari e strumentazioni che, a detta dei sindacati, sono alla base dell’ipotesi di ripresa produttiva dello stabilimento, “vanificando tutto il lavoro fatto fino ad oggi e che ha portato un gruppo sardo a presentare un piano industriale ed un’offerta di acquisto per il riavvio della Keller e il rilancio occupazionale per circa 240 ex lavoratori attualmente disoccupati”.

Per questo motivo le organizzazioni dei lavoratori chiedono un incontro “urgentissimo” al presidente della Giunta regionale Francesco Pigliaru e l’assessora all’Industria Maria Grazia Piras per “affrontare e risolvere una situazione gravissima e paradossale”. Tra il materia all’asta i sindacati citano: tutta la strumentazione della sala metrologica e di controllo, carri ponte, gru a bicicletta, trapani a base magnetica, strumentazione di controllo a ultrasuoni, scale carrellate per l’accesso ai rotabili, piani di riscontro, taglio plasma, mole, trapani attrezzature varie ecc. nonché unità centralizzata condizionamento, box uffici vari ecc”.

Secondo i sindacati, “se venisse confermata questa condizione pregiudicherebbe il riavvio dello stabilimento in tempi rapidi e – osservano Cgil, Cisl e Uil – fatto ancora più importante la vendita del compendio industriale perché non ci sarà a questo punto nessun investitore interessato ad acquistare una scatola praticamente vuota”.