“Blackout di tre ore in mezzo al mare durante la notte. Dopo 18 ore di navigazione la nave Moby Dada è appena arrivata nel porto di Civitavecchia. Una vera e propria odissea con centinaia di passeggeri vittime dell’ennesimo black out in mezzo al mare durato oltre tre ore”, così Mauro Pili, leader di Unidos.

“Si tratta di un fatto di una gravità inaudita perché ancora una volta è stata messa a repentaglio la sicurezza di una nave passeggeri pagata lautamente come servizio pubblico. Si tratta di una nave di oltre quarant’anni di vita, una carretta del mare, che non può più essere utilizzata sulle rotte da e per la Sardegna. Avevo già denunciato reiteratamente le condizioni scandalose di questa nave segnalando più volte black out durante la navigazione – e prosegue – il tutto è successo alle 2:41 stanotte quando la nave a metà strada tra Cagliari e Civitavecchia si è fermata, così come mettono in evidenza anche i tracciati radar. I passeggeri a bordo sono stati costretti a pagare lautamente la connessione Internet per poter avvisare i parenti su quanto stava accadendo. Le procure della Repubblica di Cagliari e di Roma devono immediatamente far luce su questo ennesimo episodio che dimostra come il ministero dei trasporti stia omettendo qualsiasi tipo di controllo nonostante le reiterate denuncia del sottoscritto”.

“Questo ennesimo blocco in mezzo al mare di oltre tre ore rappresenta un vero e proprio attentato alla sicurezza della navigazione. A bordo della nave vi erano anche decine e decine di uomini delle forze dell’ordine che scortavano un carico della Banca d’Italia destinato a Roma. È indispensabile che quanto accaduto induca il ministro dei trasporti ad intervenire senza ulteriori indugi proprio perché si tratta di un servizio pubblico e non può essere gestito con tanta spregiudicatezza e irresponsabilità – e conclude – per quanto mi riguarda questo fatto conferma l’esigenza improcrastinabile di revocare immediatamente la convenzione con la Tirrenia”.