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“Forza Italia deve ritornare ad essere la casa di tutti, un partito dove ci si confronta e magari ci si scontra, ma dove poi si arriva a una sintesi”. Così il coordinatore regionale Ugo Cappellacci, al termine della direzione di FI a Oristano disertata da sei esponenti del partito che chiedono un cambiamento alla guida del partito, ma alla quale hanno partecipato i consiglieri Stefano Tunis, Oscar Cherchi, Giuseppe Fasolino, Edoardo Tocco, Alberto Randazzo, il sindaco di Olbia Settimo Nizzi e il vice coordinatore di FI, Ivan Piras.

“Noi siamo per l’apertura e per l’accoglienza – ha sottolineato Cappellacci – vorremmo riportare dentro tutti perché non vogliamo perdere nessun valore”. Ecco perché – ha spiegato – “accettiamo l’invito del presidente Berlusconi all’unità e andiamo in quella direzione”. Ma nel suo comunicato il Cavaliere dice anche un’altra cosa.

“Ci chiede di dar corso alla riunione degli organi di partito: già dalla settimana prossima riuniremo il comitato regionale di Fi che dovrà stabilire la linea politica e le azioni da assumere in vista delle regionali, l’animazione territoriale, i criteri per la composizione delle liste”. Tutti questi temi saranno discussi “con la volontà di dar vita a un processo condiviso e virtuoso, in nome dell’unità e della coesione”. Ora, infatti, continua l’ex governatore, “è il momento di individuare gli avversari nel centrosinistra e nel M5S, noi abbiamo i nostri cavalli di battaglia, dalla sanità alla zona franca e vorremmo riportare la discussione su questi temi”.

Sulla manifestazione organizzata per il 17 novembre dall’europarlamentare Salvatore Cicu, il deputato Pietro Pittalis, la capogruppo in Consiglio regionale Alessandra Zedda e gli altri tre consiglieri Antonello Peru, Marco Tedde e Stefano Coinu: “la convocazione è stata fatta uscire dai sei in concomitanza con la direzione di oggi, prima del comunicato di Berlusconi che noi abbiamo ricevuto mentre eravamo riuniti: ora, in virtù dell’invito del presidente a restare uniti, auspichiamo di poter attivare un dialogo”.