“All’investitore di Ollolai, per via del fatto che si è anche dato alla fuga dopo aver travolto con la sua auto due pensionati uccidendone uno, verrà aumentata la pena da 1/3 a 2/3, secondo lo schema e i dettami della Legge del 2016 sull’omicidio stradale, perché trovato in stato di ebbrezza. Per l’ennesima volta si riporta alla luce la necessità di contrastare, anche legislativamente, lo stato di ebbrezza o di alterazione da sostanze stupefacenti”. Lo afferma l’avvocato Piergiorgio Assumma, tra i massimi esperti di omicidio stradale e presidente dell’Osservatorio Nazionale per la tutela delle vittime di omicidio stradale.

“Chi si mette alla guida avendo la percezione di una forte alterazione, è comunque e sempre un potenziale killer – prosegue il legale -. Il dato della Sardegna in tema di statistiche di omicidi stradali e vittime è un dato che è sicuramente diminuito dal 2010 al 2017, passando dal 25 al 15%. Ovviamente parliamo di un dato che conforta in termini statistici, ma spaventa se si considera che è riferito a una sola regione e che, sul territorio nazionale, si continua a morire ogni giorno, con circa 9/10 vittime quotidiane. Un dato confortante che si percepisce, però, giornalmente, è che le Procure e i Tribunali stanno dando un forte giro di vite al fenomeno, contestando e arrestando i trasgressori. Come Osservatorio Nazionale per la tutela delle Vittime di Omicidio Stradale -ha concluso Assumma – stiamo portando avanti la proposta di riforma di legge, affinché si preveda secondo il nostro codice di procedura penale il prelievo coattivo del sangue, per accertare lo stato di alterazione. Ciò rappresenta una garanzia di repressione di questo fenomeno, che costituisce buona percentuale degli omicidi stradali”.