Un patto fra le 19 società finanziarie regionali per promuovere gli strumenti di finanza alternativa con l’obiettivo di far crescere investimenti e la competitività delle imprese.

È quanto emerso al convegno organizzato da Sfirs e Anfir, l’associazione nazionale delle finanziarie regionali, che ha scelto la Sardegna per gli “Stati generali” delle società che gestiscono fondi regionali, nazionali e comunitari per 11 miliardi di euro. L’incontro ha riunito alcuni dei massimi esperti internazionali, regionali e nazionali in tema di credito e finanza ed è stato l’occasione per fare un focus sull’operazione “Pecorino bond”, primo esempio in Sardegna di finanza innovativa e strutturata dedicata all’agroalimentare. E presto sarà lanciata l’operazione “Pecorino bond 2”, con una nuova emissione a 18 mesi.
“La programmazione deve essere unitaria – dice Gianluca Cadeddu, direttore del Centro regionale di programmazione – e mai come oggi si declina in programmi concreti ben organizzati, per questo la Regione ha deciso di dotarsi di una cabina di regia, composta dagli assessori che gestiscono i programmi europei, e di una struttura tecnica che ha all’interno la sua Unità di progetto per il coordinamento tecnico. Questi due soggetti sovrintendono i vari temi dello sviluppo e lo fanno in modo unitario”.

Secondo Giuseppe Cuccurese, presidente dell’Abi Sardegna e direttore generale del Banco di Sardegna, nel settore i consorzi fidi e le finanziarie sono importanti per il sistema, “perché rappresentano forme complementari che consentono di far investimenti a 360 gradi”. Si tratta di operatori che, sottolinea il presidente regionale dell’Abi, giocano un ruolo decisivo nello sviluppo di “strumenti nuovi che, per esempio, favoriscono le imprese di giovani”.

Soggetti che allo stesso tempo contribuiscono in maniera rilevante “al fondo microcredito della Regione a cui si è aggiunto la garanzia del fondo nazionale”.