Aritzo terra di castagne e torroni, Ottana patria dei Boes e Merdules, maschere della tradizione barbaricina tra le più conosciute in Sardegna. I due paesi simbolo di due terre confinanti, il Madrolisai e la Barbagia, hanno aperto le proprie Cortes, le botteghe artigiane e le case storiche sabato 27 e domenica 28 ottobre, in occasione di Autunno in Barbagia, la manifestazione itinerante conosciuta come Cortes Apertas promossa da 23 anni dalla Camera di Commercio di Nuoro e dall’azienda speciale Aspen.

Manifestazione che da settembre a dicembre apre le porte di 32 paesi tra i più antichi del centro Sardegna. Esposizioni, mostre, eventi e Cortes con gli antichi mestieri, dove si preparano e degustano i prodotti locali e dove si assiste alla lavorazione dei prodotti dell’artigianato. Ad Aritzo domenica era anche il giorno della 48/ma Sagra delle castagne e delle nocciole, dove si è consumato un altro prodotto tipico della tradizione: sa carapigna, l’antico sorbetto al limone che si produce in paese. “Ad Aritzo ho potuto visitare un paese della Sardegna interna che spesso noi che viviamo in città non conosciamo – ha detto Francesca Lilliu, turista cagliaritana di 27 anni – Il paese ha puntato tutto sulla tradizione delle castagne, che ci hanno proposto in tutti i modi. Ma abbiamo assistito anche alla preparazione di tanti altri prodotti tipici: dalla cottura delle anguille a quella del maialetto, alla preparazione del torrone e di sa Carapigna. Ci siamo immersi negli scorci di paese dove si rivivono quelle emozioni di quando si andava a casa della nonna. Consiglierei a tutti i giovani che a volte sono un po’ refrattari di fare questa esperienza”.

Cortes Apertas attira ogni fine settimana migliaia di visitatori, non solo dalla Sardegna, spesso mettendo in difficoltà la viabilità dei paesi dell’interno. “Sono una abitudinaria delle Cortes Apertas – ha spiegato Angela Piras, infermiera – e devo dire che l’appuntamento di Ottana è uno dei più riusciti: tantissime Cortes antiche aperte, ne ho contate circa 80, ed esposizioni variegate di prodotti artigianali: delle maschere alla lavorazione del sughero alle lavorazioni artistiche dei quadri fatti con i fili. Anche la cucina locale ha proposto pietanze diverse e tutte ottime. Nel pomeriggio lo spettacolo della sfilata dei Boes e Merdules ha calamitato l’attenzione di migliaia di persone presenti. Tutti siamo stati coinvolti e abbiamo provato un’esperienza che ci mancava”, conclude la turista.