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“Siamo preoccupati per il progetto di bonifica Nuraghe, vigileremo affinché Eni e Syndial rispettino le garanzie sulla continuità dei lavoratori e delle forze occupazionali”. Così il sindaco Cinquestelle di Porto Torres, Sean Wheeler, commenta la nota con cui Syndial ha comunicato al raggruppamento temporaneo di imprese composto da Astaldi, Petroltecnica e Furia la rescissione del contratto d’appalto per gli interventi ambientali.

“In considerazione del perdurante stato di crisi finanziaria di Astaldi Spa, come committente dell’esecuzione delle attività previste dal decreto del ministero dell’Ambiente, che impone responsabilità e tempi specifici di attuazione secondo normativa, abbiamo preso l’impegno a coordinare direttamente i lavori al fine di assicurare la continuità degli interventi di bonifica nel rispetto dei programmi di risanamento ambientale definiti con le istituzioni territoriali”, scrive Syndial. Le operazioni svolte dal raggruppamento guidato da Astaldi coinvolgono circa 60 lavoratori. Syndial ha fissato al 30 novembre il termine ultimo per “il ripiegamento del cantiere e per definire termini e modalità per la contabilizzazione delle attività eseguite”.

La decisione arriva a pochi giorni dalla data fissata per la partenza del progetto, prevista per il 5 novembre. “La nostra preoccupazione è indirizzata alle bonifiche e alle forze occupazionali – spiega il sindaco – ma Syndial ci ha garantito che sarà rispettato il cronoprogramma e che saranno confermati i rapporti con le imprese dell’indotto, in modo da evitare anche ricadute occupazionali e salvaguardare gli attuali posti di lavoro”. Wheeler confida “nella responsabilità di Syndial e nella volontà di far proseguire in modo spedito i lavori di bonifica già pesantemente in ritardo a causa della burocrazia”.