L’Olbia cade contro l’Arzachena e vede fermarsi a tre i risultati positivi consecutivi di una striscia che si interrompe così al “Pirina”. In una sfida accesa e vibrante, ma non certo consacrata agli esteti del calcio, i bianchi di mister Filippi hanno la peggio per effetto del calcio di punizione dal limite capitalizzato allo scoccare dell’ora di gioco da La Rosa, che indovina la traiettoria giusta per battere Marson.

Certo non è stato l’unico episodio di una gara che ha vissuto di fiammate, spesso di marca biancolbiese: l’Olbia potrebbe passare già al 10′, quando Ruzittu si prodiga in tuffo per sventare il bel colpo di testa di Ragatzu. L’Arzachena risponde con una conclusione di Sanna chiusa in angolo da Cotali, poi è Senesi a rendersi pericoloso con un diagonale spedito in angolo dal numero uno biancoverde. In campo i ritmi sono bassi e il gioco spezzettato, al 39′ l’Olbia guadagna una buona punizione sugli sviluppi della quale il colpo di testa di Iotti non è preciso quanto serve.

Si va al riposo a reti inviolate e nella ripresa tornano in campo gli stessi effettivi. E al 52′ l’episodio che potrebbe cambiare le sorti della gara si vede negata l’esistenza da una sorte avversa: Senesisi accentra dal vertice sinistro dell’area e lascia partire una sciabolata diretta sul secondo palo che si stampa clamorosamente sull’incrocio dei pali. Quando invece al 59′ Muroni blocca Sanna al limite dell’area olbiese, il direttore di gara decide che si tratta di intervento falloso e l’esecuzione balistica di La Rosa trova miglior fortuna: 1-0 Arzachena.

L’Olbia ci mette qualche minuto prima di digerire l’inatteso colpo e Marson scalda i guantoni prima su Sanna e poi su Baldan. Al 70′ Senesi lascia il posto a Ogunseye che si rende subito pericoloso sul bel cross di Pinna dalla destra. L’Olbia alza baricentro e ritmi, ma non riesce a trovare la precisione e la cattiveria necessarie prima con Ceter che di testa schiaccia troppo centrale, poi con Ogunseye che si smarca in area e da pochi passi manda alto il suggerimento di Ragatzu. Siamo già nei 4 minuti di recupero, l’ultimo dei quali vede i bianchi ancora in proiezione offensiva con una palla dentro che viene deviata troppo debolmente per impensierire Ruzzittu.

Il triplice fischio di De Santis chiude la contesa. Il match d’andata va all’Arzachena, all’Olbia resta un pugno di rimpianti per una gara non giocata certamente al massimo delle proprie possibilità, ma dalla quale si dovrà ripartire di slancio per tornare a sorridere. Già a partire dalla sfida di domenica contro il Gozzano.