“Se si vuole costruire un impianto termodinamico dobbiamo essere noi a decidere dove”. E’ la principale contestazione opposta dai sindaci di Oristano e Palmas Arborea, Andrea Lutzu e Andrea Pisu Massa, che oggi hanno riunito i rispettivi consigli comunali davanti all’assessorato all’Industria, a Cagliari, dove si decide, in conferenza di servizi, sull’autorizzazione al progetto dell’impianto solare termodinamico da 10,8 Mw, con annessa centrale a biomassa della San Quirico Solar Power di Bolzano, nelle campagne oristenesi.

“Solitamente – spiega Lutzu – questi impianti sorgono in zone dismesse, cioè in zone industriali o dove sono presenti delle cave. In questo caso è stata scelta un’area agricola – Ora – aggiunge – se un Consiglio comunale approva questa soluzione, ben venga, a noi però non è stata data la possibilità di votare”.

“Non siamo contrari alle energie rinnovabili – commenta Massa – tutt’altro, siamo contrari a un impianto di quel tipo in un territorio agricolo”. Lutzu ricorda di avere inviato una lettera al presidente del Consiglio Conte per fermare il progetto, e che “il Comune che amministro ha fatto decadere la convenzione con Solar Power”. A Cagliari per la conferenza di servizi è intervenuto anche il responsabile della San Quirico Solar Power, Hanz Peter Hochkofler: “In Sardegna non esiste un progetto simile che non vada incontro a contestazioni – dice – quindi non siamo meravigliati”. Quanto all’impianto: “E’ italiano, inventato dal premio Nobel Carlo Rubbia: un’evoluzione del termodinamico normale, un passo avanti unico al mondo in questa tecnologia”.