Sulla Brexit “è un momento molto importante. L’accordo concordato è giusto ed equilibrato, assicura le frontiere dell’Irlanda e getta le basi per un’ambiziosa relazione futura. Ma abbiamo ancora una lunga strada davanti, con un lavoro intenso da fare, e non c’è tempo da perdere”. Così il capo negoziatore dell’Unione Michel Barnier in una dichiarazione alla stampa questa mattina col presidente del Consiglio europeo Donald Tusk commentanto l’accordo raggiunto con Londra. Ma, a poche ore dal via libera all’intesa, arrivano le dimissioni del ministro per la Brexit Raab e del sottosegretario britannico per l’Irlanda del Nord, Shailesh Vara, annunciate quest’ultimo via Twitter.

Ieri la premier britannica Theresa May aveva annunciatoi che il governo ha deciso “collettivamente” di adottare la bozza d’accordo sulla Brexit definita a Bruxelles. L’annuncio è giunto dopo 5 ore di riunione con i suoi ministri: la May ha precisato che non è stata una decisione “leggera”, difendendo il testo come il migliore possibile “nell’interesse nazionale”. Secondo May, la bozza consentirà a Londra di “recuperare il controllo”, mentre l’alternativa sarebbe stata “tornare alla casella numero 1” e rischiare di non attuare il mandato referendario.

Barnier ha incontrato Tusk questa mattina per informarlo dei “progressi decisivi” fatti sull’accordo di addio. Tusk, da parte sua, ha annunciato che un vertice straordinario sull’accordo è stato convocato per il 25 novembre, alle 9,30 e ha detto di non condividere l’entusiasmo della May sull’accordo raggiunto: “Prendo atto” dell’accordo sulla Brexit “ma non condivido l’entusiasmo di Theresa May. Ho pensato fin dall’inizio che questa sia una situazione ‘lose-lose’, e che occorresse lavorare per controllare i danni conseguenza di questo divorzio”.

Questo apre la strada per la convocazione del vertice Ue a 27 per dare l’ok all’intesa sul ritiro ordinato della Gran Bretagna dall’Ue. Barnier non ha fatto date, ma quella finora ipotizzata dal premier irlandese è per domenica 25 novembre. Barnier, dopo aver visto Tusk, andrà a Strasburgo dove il Parlamento europeo è riunito in plenaria per informarlo degli ultimi sviluppi. È infatti necessario anche l’ok dell’Aula per avallare l’accordo sulla Brexit.