Sono andate avanti per tutta la notte e proseguono senza soluzione di continuità, con le motovedette della Guardia Costiera di Sant’Antioco, della Guardia di Finanza, e con gli elicotteri dei finanzieri e dell’Aeronautica Militare, le ricerche dei migranti dispersi nel naufragio di ieri pomeriggio a 5 miglia a nord ovest dell’isola del Toro, poco più che uno scoglio, a sud dell’Isola di Sant’Antioco, nel Sulcis. I Carabinieri della Compagnia di Carbonia e la Polizia pattugliano la costa. Non è ancora chiara la dinamica del naufragio che per ora conta un morto e almeno 9 dispersi. I tre superstiti che hanno dato l’allarme sono stati portati al Centro di Monastir (Ca).

La Guardia Costiera di Cagliari, che coordina le ricerche, ha provveduto a interrogare tutti i navigli che incrociano in zona, purtroppo senza esito, così come le ricerche in mare. In questo momento stanno operando nell’area di ricerca due motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza e un elicottero dell’Aeronautica militare dell’80° Csar di Decimomannu.

Sulla pagina Facebook Haraga Dz, usata dai migranti che partono dall’Algeria per comunicare con i familiari il loro arrivo in Sardegna, si legge la dimensione della tragedia, una nutrita rassegna stampa dei media italiani, e la conferma che sul barchino c’erano almeno 13 persone.